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  1. Ho pensato di aprire questa discussione in cui farvi partecipi di tutte le notizie che riguardano il libro, le presentazioni e altro... parecchi di voi mi hanno scritto in privato per avere informazioni e scriverlo per tutti per me è più semplice. Questo è il Weblog ufficiale del libro www.findelmundovespa.tk dove è possibile leggere in anteprima la scheda libro, la prefazione, il 1°capitolo e i commenti dei lettori (oltre alle indicazioni utili per l'acquisto online del volume). Veniamo alla prima notizia che, almeno per me, è clamorosa... "Hasta la Fine del Mundo... in Vespa!" va addirittura all'estero! Mi hanno appena comunicato infatti che il libro sarà presente da oggi fino al 18 alla Fiera del Libro di Francoforte presso lo stand 6.2 del padiglione Litag allestito dal distributore, la ALI LIBRI. Se mai qualche VOLista teutonico dovesse aver voglia di leggermi, questa è un'occasione unica! L205
  2. Ciao a tutti, o Sommi Vespisti! Sono Diabo84 (piacere!) e mi sono iscritto principalmente per realizzare un sogno: la Fossa degli Elefanti! Detto questo (che forse è un pò pochino) sparo subito la mia richiesta: chi vorrebbe unirsi a me? O se qualcuno và, chi mi fà unire ad un bel gruppetto di Vespozze?? Aspetto news, bensentito verso tutti e a presto!! Buona Vespa!!!
  3. Respect! Quello che nel Raid/VOL della Tierra del Fuego abbiamo fatto in gruppo e con 2 land al seguito c'è chi lo fa per suo conto in solitaria.Turismo itinerante in Vespa, news dall'Argentina | Camper life.it L205
  4. Un'ottima idea, tanto buona e tanto banale... che nessuno ci aveva ancora pensato! Meno male che sono arrivati massitv e Federix a darmi lo spunto! Questo topic è dedicato a voi e alle vostre letture di viaggio... uno spazio a disposizione di tutti quanti frequentano questo forum per condividere le letture che li hanno ispirati nei loro viaggi e perchè no, nel loro modo di vivere la Vespa... la parola adesso passa a voi, unica condizione che sia letteratura di viaggio, meglio ancora se si tratta di viaggi fattibili in Vespa. La mia speranza è che questo spazio possa ospitare non delle semplici segnalazioni di titoli, ma che ci sia qualche vostra riga ad argomentare il vostro giudizio. Lorenzo
  5. Ciao a tutti il mio nome è Marcos Pastrello, sono di Mar del Plata (Argentina) ho una LML' 00 da 0 km con vari ricordi di rotte che voglio condividere con voi. Pubblico una foto del mio viaggio per la Patagonia in 2010 affinchè continuiamo a conoscerci. Perdono per gli errori di traduzione capisco italiano ma Lei non scriverlo bene. Un saluto per tutti Marcos
  6. volevo raccontare l'esperienza poco piacevole che ho vissuto ieri sera: stavo tornando a casa da un giro fuori citta con fidanzata appresso, erano piu o meno le 10:30 e mi trovavo in un sottopassaggio (per chi è di torino quello di corso giambone) alla ragguardevole velocità di 90 km/h circa (il limite è meno; ma già a 90 allora rischi di essere travolto dalle macchine che viaggiano ben oltre quella velocità), quando ad un certo punto ho sentito qualcosa di strano; come se stessi perdendo il "retro" della vespa... il tempo di chiudere la manetta del gas e avevo la vespa che mi scodava a destra e a sinistra causa ruota a terra. non so quale santo mi abbia aiutato a non cadere, sono riuscito a fermarmi nel bel mezzo di un sottopasso con le auto che sfrecciavano a piu di 120 allora... morale della favola mi sono quasi caga@o sotto e sto gia valutando l'acquisto di due cerchi tubeless... non ho mai pensato a quanto possano essere pericolose le camere d'aria in fatto di perdita (praticamente istantanea) di pressione!
  7. cari amici VOListi, con questo messaggio desidero invitarvi per offrirvi un aperitivo sul lago... INVITO: sabato 23 luglio a Porto Ceresio (Varese) alle ore 18.30 parlerò del libro in cui racconto del viaggio fatto qualche anno fa insieme ad altri amici di Vespaonline in sella alle nostre Vespa sulle piste della Patagonia argentina. Le mie parole saranno accompagnate dallalla proiezione del corto-trailer "La rincorsa di un sogno", che documenta il viaggio e le atmosfere patagoniche in cui si è svolta questa avventura in Vespa. L'incontro si svolgerà nella corte del Museo Etnografico "Appiani Lopez", in via Del Pozzo, nel cuore più antico e caratteristico di Porto Ceresio. ´╗┐La rassegna "Aperitivi letterari al Museo" curata da Andrea Fogarollo giunge alla sua terza edizione, avviandosi a diventare una piacevole consuetudine delle estati ceresine. Questa rassegna si propone come uno spazio dedicato alla promozione della lettura attraverso incontri con gli autori. Grazie alla collaborazione della Libreria Feltrinelli di Varese sarà possibile acquistare direttamente copia del volume. Hasta la Fin del Mundo... in Vespa!: 23 luglio - Porto Ceresio (VA)
  8. Lorenzo205

    "LONG WAY DANY"

    un mio amico (di cui forse vi ho già parlato...) che ha mollato tutto per farsi il giro del mondo in moto, ha pubblicato oggi su FB questa fotografia scattata su un lago salato in Bolivia... spettacolo puro! L205
  9. come da titolo: AUGURISSIMI GUIDONE!!!!
  10. La Vespa per la "Fin Del Mundo", Concept Vespa realizzata pensando alle terribili condizioni della strada sterrata Ruta 40 in Patagonia e le strade della Terra del Fuoco. Colori e stile derivano direttamente dal Cardaia, Land Rover 110 che sarà il mezzo di supporto del Raid. Basato su un px200 arcobaleno del 1986 ha subito le seguenti modifiche: Tubo di rinforzo tra sella e canotto dello sterzo (in pratica non è più uno scooter), 22 litri totali di benzina, 8 litri di acqua di cui 3 potabili, freno a disco anteriore , ammortizzatore bitubo a gas all'anteriore, due ruote di scorta montate gemellate, batteria 12 Ah con presa accendisigari, monosella molleggiata, "snorkel" con prefiltro dell'aria in bagno d'olio, antenna gps, antenna radio, sistema di navigazione satellitare, pedane in alluminio mandorlato, portapacchi anteriore realizzato in tubi di acciaio quadri avvitato in modo permanente alla Vespa, munito di guida- innesto per tanica benzina 5 lt. Il portapacchi anteriore porta una borsa da 35 lt, al posteriore due borse da 25 lt l'una più un bauletto nonfango da 20 lt per un totale di 105 lt di spazio utile per i bagagli. Tutta la bulloneria, cavalletto, ecc.ecc., sono stati zincati in gialla-tropicale per resistere al sale delle strade tedesche per gli Elefantentreffen dell'avvenire. Ecco le foto: Segundo è stato realizzato ad immagine e somiglianza del fratello maggiore "Cardaja", un Land Rover 110HT pronto a tutto.
  11. Ciao ragazzi finalmente ho messo su un GT dr 177 per il mo px 125 '83 e volevo sapere qualìè il miglior rodaggio da fare ???? Con che percentuale di olio faccio la miscela per il rodaggio e finito il rofaggio ? Che candela metto su ? GRazIe
  12. riporto il link dei vari cambiamenti ed il trafiletto che riguarda il casco elettronico. Così cambia il Codice della strada - LASTAMPA.it CASCO ELETTRONICO E "SCATOLA NERA ├ê introdotta la ┬½scatola nera┬╗ sulle auto, cioè il registratore delle manovre che consentirà di capire chi si è comportato bene e chi no. La sperimentazione inizierà entro lÔÇÖestate su 500 auto, a Torino, Roma e Napoli. Similmente partirà la sperimentazione del ┬½casco elettronico┬╗ per i motociclisti: in caso di incidente, consentirà di dare lÔÇÖallarme e farsi localizzare. Chi non rispetterà i pedoni sulle strisce perderà 8 punti. Se le strisce, come spesso accade, non ci sono o non sono visibili, la sanzione sarà più bassa ma raddoppiata: i punti tolti saliranno a 4, 8 se sono coinvolti bambini o anziani. LÔÇÖarticolo 16, inoltre, introduce la guida accompagnata per i minori che abbiano compiuto 17 anni e siano titolari della patente A e che vogliano esercitarsi nella scuola guida sotto la tutela di un adulto. Viene innalzata a 68 anni (da 65) lÔÇÖetà entro la quale si può condurre un mezzo pubblico.
  13. SALVE RAGAZZI, IO SONNO LUCIANO, DE BUENOS AIRES ARGENTINA, MA TUTTI LA GENTE ME DICENO LUCHO. SCUSI PER IL MIO ITALIANO NON E BRAVO MA VOGLIO DI STARE QUI, DOVE SI PARLA DEL NOSTRO AMORE, LA VESPA. IO SONNO PARTE DE LA RVA, RED DE VESPISTAS ARGENTINOS, IL NOSTRO SCOOTER CLUB. I SONNO CONTENTO DE FARE UN PEZZETINO DE QUESTA GIGANTESCA COMUNITA. HO UNA VESPA VB1 1957 RESTAURATA PER ME, QUELA HO 18.000 KILOMETRI DE FABRICA E PRATICAMENTE NUOVA / UNA OLTRA P150X DE 1979 EN RESTAURO / E FINALEMENTE LA VESPA QUE ME PORTA VIA, CON QUELLA QUE RADUNO SEMPRE UNA PX 200 CON LA MARMITA SITOPLUS MOLTO POTENTE E VELOCE. E UNA VERSIONE DIVERSA, MA NON E ITALIANA, E FATTA EN IRAN...IO LA CHIAMO LA ¨TERRORISTA¨. E MOLTO SIMILE A LA P200E ITALIANA. SENZA FRENO A DISCO E SENZA AVVIATORE ELETRICO. SEMPRE CON LA NOSTRA COMUNITA VESPISTA RADUNIAMO TUTTI EN SIEMME. SE FA VIAGGIO NON TROPO LUNGO MA CUANDO SE VAI VIA SONO MINIMO 350 KILOMETRI. QUI TUTTI LE MIE VESPA. DOPO VOY FARE VEDERE A VOI IL RESTAUR0 DE LA MIA VB1 1957 ANQUE CUALCUNA FOTOGRAFIE DI NOSTRI VIAGGI CON LA RVA. SALUTTI..
  14. Volevo raccogliere informazioni e pareri su questi CINA-cellulari che, assieme ad altre poche ditte come Samsung ed NGM (che però hanno prezzi ben più elevati), danno la possibilità di utilizzare nr┬░2 SIM e il costo del cellulare, spulciando in rete, non è così alto. C'è anche il discorso che fungono da mini-televisore..ma può essere relativo per un cellulare. Qualcuno di voi li usa? Se si,come si trova? Che ne pensate?
  15. mary7

    Home Page

    Volevo fare i complimenti a Turbo e a 50 Celeste per le continue migliorie del sito.Troppo bella la Home Page con l'inserimento delle toppe dei Raid. Bravi e continuate così!!!!
  16. Sansepolcro (AR), 27/02: nel "frattempo" si parla ovviamente di Vespa, di viaggi e di Patagonia! La libreria "del frattempo" di Sanspeoclro sabato 27 febbraio - h 17.30 ospiterà l'ennesima presentazione del mio libro. Organizzatori dell'evento questa volta sono RobertoSole e AndyG (si, proprio lui... quello che è andatao da Torino a Pechino!) A seguire tutti a far baracca da qualche parte nei dintorni (dettagli da definire - stay tuned!).
  17. Ciao raggazi..tanto tempo che non scrivevo qua... Sono di nuovo in Europa piu esattamente a Londra, dove sto trascorrendo dei giorni prima di iniziare la mia stagione a Minorca, vi volevo mostrare il mio nuovo progetto portato a termine in Argentina... GS160 con motore cosa 200cc e style RAT... passando ai fatti Vi faccio vedere delle foto: Come avrete visto nelle ultime foto La Bestia ha provato anche ad andare sulla sabbia del mare Argentino vicino alla Patagonia... Vi lascio il video di questa avventura: Le foto le ho fatto utilizando la tecnica di HDR (High Dinamic Range) E qui vi lascio altre foto che ho realizzato con questo style con altre mie vespe... Se ve la cavate un poco con lo Spagnolo vi lascio il racconto dei viaggi con La Bestia e la sua presentazione nella RVA... RVA Foro de Mensajes ÔÇó Ver Topic - A quien no le gustaba??? RVA Foro de Mensajes ÔÇó Ver Topic - FOTORELATO: La Bestia fue a la Feliz... Spero vi siano piaciute le foto e provero a non assentarmi tanto dal foro... in questi giorni partiro per Napoli a trovare la mia ragazza e approfitare a vedere qualche posto di restaurazione Vespa o altro, poi a lavorare... (era ora!!) Saluti a tutti Max.
  18. Gli amici di Barolo mi segnalano il loro raduno, una due giorni all'insegna della Vespa del buon cibo e, ovviamente, del buon vino! Lorenzo
  19. sword

    Verso Teheran... e oltre!

    Ebbene si parte! Sabato 19 partenza al mattino. Quindi l' ingresso in Slovenia, poi quello in Croazia. Qui appuntamento con Slaven che verrà ad incontrarci in prossimità di Zagabria. E poi ...... altri 5000 ed oltre chilometri. Punto più distante Shiraz nel Fars. Dopo, il ritorno. Questo il programma di massima. Io adesso passo il comando di questa "torre di controllo" a Lorenzo. Si è dichiarato disponibile a fare da centrale operativa; quindi sarà lui, se non potremo farlo noi, a postare gli aggiornamenti. Alle prossime. da sinistra Guido (Sword), Roberto e Alec.
  20. Lorenzo205

    14teen

    oggi è 14°compleanno del mio bimbo! Il papà e la mamma augurano chilometri e chilometri di felicità! (... la mamma più felicità che chilometri per dirla tutta!)
  21. un grande ringraziamento al baffo e il suo staff e' stata una grande bisteccata siete veramente una grande famiglia bellissime le sciabolate inferte al collo delle innnnumerrevoliii bott prosec. non mi stupirei se la pross volta vedessi sciabolare sulle DAMIGIANE ahahahah.salutoni e FORZAVIOLA_grrr_
  22. Ciao mi presento sono Marco,da quando sono nato ho sempre avuto la passione per la Vespa,come dimenticare i giri con mio padre che mi metteva in piedi davanti a lui e mi faceva scorrazzare per la città con un vecchio PK..quel Pk blu bombola che di generazione in generazione è finalmente arrivato a me,dopo esser stato di mamma. A quattordici anni questa è diventata la mia " Beppina". Già da allora avevo squagliato il film Easy Rider e il Vespino è stato il colpo di grazia_smile_ Ora è in fase di restauro ma....Il motore era un 75 il resto tutto originale,ha 24 anni e non è stato mai cambiato,con lei ho sempre affrontato qualsiasi motoraduno in zona ma il 3 settembre 2008,complice "Il rettilineo è una tortura" e la scusa di voler portare una mia amica a fare un giretto decido di partire all'avventura.Per la cronaca grazie alla Vespa ora siamo fidanzati da quasi 2 anni=) Ma iniziamo il racconto......non è tanto per i chilometri quanto per l'atmosfera della giornata... Finalmente il fatidico giorno era arrivato,un timido sole si affacciava oltre le case per annunciarmi che quella sarebbe stata una giornata fantastica. Giacevo già da ore a occhi aperti fantasticando su ciò che sarebbe stato. La luce cominciava a filtrare dalla finestra e quindi decisi che era ora di mettersi in movimento per non fare tardi. Non so descrivere bene cosa provassi,sentivo come un fuoco dentro il mio stomaco,un emozione che non avevo mai provato in vita mia,le ore e i minuti che mancavano allÔÇÖincontro sembravano non trascorrere mai. Dopo aver passato parecchio tempo a fissare il soffitto mi risvegliai come da un sogno e cominciai a fare mentalmente lÔÇÖelenco delle cose che avrei dovuto fare. Intanto ero molto nervoso e perciò capii che la cosa migliore da fare in quel momento fosse mettersi sotto lÔÇÖacqua per cercare di rilassarsi. EÔÇÖ stata una doccia molto strana,lÔÇÖacqua faceva comparire immagini confuse,non riuscivo ancora a credere che tutto ciò che sognavo di fare da anni si stesse realizzando. La doccia durò più del previsto e mi accorsi di questo dal fatto che lÔÇÖacqua iniziava a diventare piuttosto fredda. Forse è questo che mi ha aiutato a capire bene che cosa stava succedendo. Visto che mi sono alzato più presto del dovuto decido di provare a mangiare qualcosa così apro un panino e infilo dentro ingredienti a casaccio tanto la mia mente era altrove,era in una strada rettilinea con lei che si stringeva forte a me e che sorrideva,era al mare,che pensava a quellÔÇÖamore nascosto da anni che si liberava nel suono delle onde. Visto che avremmo dovuto trascorrere più di mezza giornata fuori ci mettemmo dÔÇÖaccordo per andare a comprare dei panini per il viaggio. Lasciai i miei genitori ancora a letto e io mi diressi verso la sua casa,la brezza fresca di quella mattina dÔÇÖestate scorreva su di me e alleviava il calore prodotto dal mio cuore. E la trovai li,bella come non mai,che mi aspèttava con un sorriso più luminoso del sole. Non credo di esser mai stato così felice di incontrare una persona. Mi aggiravo confuso tra gli scaffali del supermercato senza riuscire a toglierle lo sguardo di dosso,era bellissima,non la conoscevo ma era come se la conoscessi da sempre,con quel suo sguardo che mi infondeva fiducia,avrei fatto di tutto per lei. EÔÇÖ già arrivata lÔÇÖora di salutarci,pochi minuti per fare i panini che a me sembrarono un eternità,le lancette degli orologi sembravano bloccate. Quei pochi minuti che mi separavano da lei,visto che non riuscivo a stare fermo ad aspèttare,decisi di occuparli sistemando gli ultimi bagagli sulla moto. Una piccola carezza sul musetto,il clack del bloccasterzo che viene disinserito,il suono metallico del cavalletto che scatta,e via,la Vespa vede la luce di questa giornata indimenticabile. Una piccola spolverata al suo sedile scuro giusto per abitudine,visto che lÔÇÖavevo pulita come non mai,ma per me è come darle una carezza,è come per ringraziarla per quello che sta per fare per me. Il mio zaino di un azzurro cielo,che ha visto tante avventure in sella e non,sembra scoppiare tanto è pieno di panini e di acqua. Prendo gli elastici e lo fisso al piccolo portapacchi posteriore così saldamente che credo proprio che non avrebbe resistito oltre. Do un occhiata generale e mi chiedo come posso mettere un altro zaino visto che già così la Vespa sembrava scoppiare. Sollevo il sedile e un delicato profumo di benzina,o profumo di libertà per me,arriva alle narici,pungente come sempre. Nel piccolo vano portaattrezzi vedo che è tutto in ordine,candela di riserva,cacciaviti vari,la chiavetta per stringere le ruote,il dosatore per fare la miscela. Afferro la chiave e do un ultima stretta ai bulloni,la poso delicatamente nel suo spazio e chiudo con decisione il sedile. La Vespa sorridente attendeva intanto pazientemente di riprendere il cammino. Ora mancava solo la cosa principale,la mia compagna di viaggio,colei per il quale tutto ciò ha avuto un senso. Ed eccola,arrivare in tutto il suo splendore,bellissima come me la ricordavo. Noto con una certa preoccupazione che il suo zaino è decisamente più grande del mio e non riesco a immaginare come avrebbe potuto starci,dopo un poÔÇÖ di manovre lÔÇÖabbiamo sistemato meglio che potevamo,una verifica veloce alla chiusura degli elastici e si può dare il via a quel rituale magico che sono un vespista di altri tempi può comprendere e apprezzare fino infondo. Infilo la chiave con una certa emozione,la giro due volte per far si che la magia possa avere inizio. Tiro lÔÇÖaria per far si che la Vespa possa prendere un bel respiro prima di partire,poggio delicatamente un piede sulla pedivella,e il cuore comincia a battere ancora più forte. Intanto lei è sempre li che mi osserva,senza capire fino infondo il perchè di tutto quel rituale ma divertita da questo. E poi con un colpo secco e deciso,la mia gamba scatta in basso e un borbottio allegro accompagnato da un odore inconfondibile riempie lÔÇÖaria. Un borbottio sempre più veloce,ancora più veloce del mio cuore in quel momento e poi,quasi come lÔÇÖavessi dimenticato,chiusi lÔÇÖaria,avevo dimenticato che la vespa accelera sempre di più se ci si lascia lÔÇÖaria tirata!LÔÇÖemozione era troppa e ho eseguito quei gesti con molta meccanicità senza badare troppo al tutto. Schiacciai un bottone,le frecce della Vespa lampeggiavano felici come per farmi lÔÇÖocchiolino divertite,le luci funzionavano,lei era già pronta accomodata come meglio poteva in un sedile troppo piccolo per ospitare due persone. Un sedile che a me sembrava ancora troppo grande. Un rapido movimento del polso sinistro,il tipico suono che scandisce lÔÇÖentrata della prima marcia,il borbottio del motore che si fa sempre più acuto....I primi metri scorrono sotto le nostre vecchie ruote ma non mi sto lasciando alle spalle solo la mia città,mi sto lasciando alle spalle una vecchia vita,che aveva bisogno di un piccolo restauro,un poÔÇÖ come la nostra vecchia Vespa che cantava ancora allegramente senza sentire il peso degli anni. Procedevo lentamente per permettere al piccolo vespino di riscaldarsi bene,come fa un atleta prima di una gara. Sentivo le sue mani delicate stringersi timidamente intorno ai miei fianchi,era una sensazione che difficilmente dimenticherò. La città era ancora deserta,ancora addormentata,gli unici suoni erano il canto degli uccellini,il canto della Vespa,e la sua voce che mi riempiva il cuore di gioia. Prima di partire,anche la Vespa ha giustamente il diritto di mangiare qualcosina,certamente non può affrontare una lunga camminata a stomaco vuoto,così ci dirigiamo verso Maurizio,il mio benzinaio di fiducia,a cui raccontiamo tutto il nostro progetto per quella giornata e sembra molto divertito dalla cosa,mettiamo qualche litro di benzina e preso da quel discorso mi accingo a ripartire,pensando al viaggio che mi attendeva,ma sono stato riportato alla realtà dalla voce di Maurizio,che avessi dimenticato qualcosa? Mi resi conto che stavo partendo senza aver pagato,metto in mano a Maurizio alcune monete e ci saluta tutto sorridente,anche noi sorridevamo,bene,lÔÇÖavventura è iniziata nel migliore dei modi! Ancora ripensando al buffo incidente che ci era appena capitato arriviamo allÔÇÖuscita della città. La vallata sottostante sembra volerci accogliere,la strada che dovremmo percorrere si snoda davanti a noi come un lungo serpente,la madonnina ci guarda benevola e rassicurante. Ruoto la mano destra per svegliare la mia vespa intanto seconda,terza,quarta marcia scorrono sotto le mie dita,le ultime case spariscono dalla vista. Ciao Nuoro,che mi hai regalato momenti belli,momenti brutti,e mi hai donato la vita,quando tra qualche ora sarò di ritorno non mi riconoscerai più,vedrai tornare un ragazzo felicissimo,felicissimo di aver trovato la sua compagna di vita. La strada rovente scorreva sotto la nostra vespa,la mia mano teneva saldamente il manubrio,un poÔÇÖ per la responsabilità di avere la ragazza più speciale del mondo dietro,un poÔÇÖ per rendermi veramente conto che tutto ciò era vero. Intanto i chilometri cominciarono a susseguirsi lÔÇÖuno dietro lÔÇÖaltro,un poÔÇÖ come i miei pensieri,nelle nostre orecchie risuonava la tanto famosa Born to be wild che ci faceva sognare ancora di più. EÔÇÖ incredibile pensare che un vecchio vespino possa regalarci così tante emozioni. Ero ancora incredulo,lei era proprio li dietro di me,non riuscivo a crederci e ogni tanto furtivamente ruotavo lo specchietto per guardarla negli occhi,e i nostri sguardi si incrociavano. Non so descrivere tutto questo ma era come se il mio cuore volesse saltar fuori dal petto. A un certo punto le nostre schiene decisero che era il momento di una pausa,denominata la ÔÇ£Pausa CuloÔÇØ visto che il sellino monoposto non è poi così soffice come fa credere appena ci si siede. Dopo tante risate e soprattutto tante ÔÇ£pause culoÔÇØ ci ritroviamo a scorrazzare per il centro di Galtellì, questo significa che siamo vicini al mare, siamo solo a trenta chilometri da Nuoro eppure la mia vita ha già preso un'altra direzione. Dopo una breve ma utilissima sosta ci rimettiamo in viaggio,la bandierina dei quattro mori fissata sul mio zaino,simbolo della Sardegna,svolazzava solleticata dal vento,quel vento che sferzava i nostri volti dandoci la sensazione di volare. Il motore girava quasi al massimo dei giri,senza essere minimamente affaticato da quei quasi duecento chili che si trascinava dietro da quasi un ora. Il caldo non era eccessivo e tutto sommato in moto si stava più che bene,ormai le condizioni del clima non mi importavano più,lei era li dietro di me e questo bastava. Lei,che sopportava pazientemente le vibrazioni della vespa,(diciamo pure che sarebbe stato meno movimentato cavalcare una lavatrice),la durezza del sedile,il caldo,senza lamentarsi,tutto ciò mi fece capire che eravamo praticamente uguali,due giovani e sognanti easy ryder in cerca di libertà,pur nel nostro piccolo e con il nostro borbottante vespino cinquanta. Come disse un famoso vespista,il rettilineo è una tortura,ed era vero,la strada che da Galtelli ci portava a Orosei era praticamente tutta dritta,e non è divertente essere sorpassati da auto a tutta velocità andando a circa sessanta allÔÇÖora su un vespino. Nonostante tutto lei era li che mi confortava e quei pochi chilometri sono scivolati via da sotto le ruote come per incanto. LÔÇÖavevo messa in guardia che avrei salutato con due dita sporte sulla sinistra tutti i motociclisti che avessimo incrociato,sottolineando il fatto di non aspèttarsi molto da quelli che cavalcavano le tanto potenti quanto antipatiche BMW. Infatti non solo quelli che cavalcavano le BMW non ci salutavano,ma non ci degnavano nemmeno di uno sguardo,altezzosi e tronfi sulle loro moto lucide appena comprate,invece gli altri motociclisti e qualche automobilista si dimostrarono molto più comprensivi,e ci salutavano divertiti,forse pensando a questi due pazzi che cavalcavano una Vespa che quasi scompariva sotto i bagagli ignorando la fatica e il caldo. Finalmente le porte di Orosei ci si presentarono davanti,girando per le vie del paesino e fidandoci di una vaga indicazione riusciamo a imboccare la strada per il mare,insomma,non è che il mare di Marina di Orosei fosse il massimo,anche perchè non cÔÇÖè una pineta e un posto dove rilassarsi allÔÇÖombra,cosiÔÇÖ decidiamo,malgrado le nostre schiene non approvassero,di proseguire verso Osalla,a pochi chilometri da li. Intanto in una rapida sosta ad Orosei colgo lÔÇÖoccasione per andare a rifornire. La Vespa sino ad ora aveva consumato esattamente un litro di benzina. Per fortuna al nostro arrivo troviamo una pineta e soprattutto un enorme tavolo di marmo sul quale ci corichiamo sfiniti dal viaggio. Estraggo i panini dallo zaino e mangio silenzioso,... Quel che sembrava un momento di rilassatezza è stato presto interrotto da svariati ÔÇ£incidentiÔÇØ che hanno contribuito a rendere questo momento di stanchezza più sopportabile. Eravamo sdraiati nel marmo fresco,che a me sembrava più comodo di qualsiasi letto,io assaporavo ogni sua parola come fosse del miele dolcissimo,quando siamo stati interrotti da un qualcosa,un brutto mostro alieno,deforme,è comparso da dietro un albero. Penso che il caldo e la stanchezza facciano brutti scherzi,ma il mostro alieno è li,che viene verso di noi,è reale,solido,e avanza minaccioso. Io sono ben sveglio,ne sono più che sicuro,come potrei dormire con una ragazza così bella al mio fianco? Ecco il mostro che ci si avvicina,ma più ci si avvicina e più prende forma, è un sub,con una muta di color mimetico che girava tranquillamente per la pineta con tanto di maschera e pinne,e ci supera non curante,senza accorgersi di noi,ignorando il fatto che ci aveva appena fatto spaventare a morte. Ecco poi che veniamo affiancati da un furgone di tedeschi,da dove scende unÔÇÖanziana signora in canottiera che faceva squallidamente intravvedere tutto ciò che vi era sotto. La signora anziana getta in acqua come se nulla fosse una lattina di qualcosa,e torna dentro. Sono più che convinto che quello che doveva essere suo marito si sia fatto il bagno nellÔÇÖacqua melmosa del ruscello. Ora,dopo aver visto anche questo,speravo vivamente che tutto fosse finito per riprendere a guardarla in pace e invece no,un gruppo di allegre e spensierate ragazze ci chiede gentilmente di lasciarle un pezzo di tavolo per mangiare,noi accettiamo sorridendo,e solo in seguito abbiamo capito che non avremo dovuto fare quellÔÇÖerrore. Le ÔÇ£gentiliÔÇØragazze cominciano a tirar fuori dalla loro auto qualsiasi sorta di ben di dio,montagne di cibo solo per loro,al che noi ci siamo sentiti piuttosto ridicoli con i nostri tristi e schiacciati panini. Il pomeriggio cominciava a farsi largo,così decidiamo di riprendere il cammino visto che il viaggio di ritorno sarebbe stato tutto in salita e io non volevo affaticare la vespa tenendola sempre al massimo. Puntiamo il nasino della Vespa in direzione Nuoro,costeggiando la cava di marmo di Orosei in una strada impolverata e ci lasciamo il mare alle spalle. Il profumo delle piante estive era nellÔÇÖaria e il sole era ancora caldo sopra i nostri caschi neri. La vespa viaggiava tranquilla a circa quaranta allÔÇÖora nella strada in leggera salita che ci portava verso la nostra città. Visto che ancora era pomeriggio presto,la mia schiena non era ancora rotta e la vespa non dava segni di affaticamento, decido di non prendere subito la strada principale,ma di andare verso Dorgali. La strada per Dorgali è ripida e tortuosa,e la vespa,impavida scalatrice, si inerpicava su quella strada sfidando se stessa. Il motore sembrava ringraziare quando inforcavo la terza o la seconda marcia per farla faticare di meno. Il sedile sembrava ormai diventato di marmo ancora più duro di quello del tavolino su cui avevamo consumato il pranzo ma ormai non ci facevo più caso,pensavo solo a lei e allÔÇÖamore che nutrivo nei suoi confronti,in lontananza imponenti montagne erano circondate da nuvole. Tutto questo,accompagnato dalle note di Emerald Sword che risuonavano nelle cuffie,mi fece sentire un poÔÇÖ come un cavaliere medievale che porta la sua principessa. Certo che il cavallo, era abbastanza scomodo ma lÔÇÖimportante è avere molta fantasia. Man mano che percorrevamo il paese di Dorgali decisi di salire sempre più in alto per non perdermi lo spettacolo che offriva la vallata di Cala Gonone una volta superata la galleria. Ed eccola, scura e imponente,la nuova galleria ci aspèttava come per inghiottirci,il debole faro della Vespa illuminava a stento la strada e la piccola lucina rossa posteriore sporgeva timidamente da sotto i bagagli. La luce ci appariva vicina infondo alla galleria,sempre più vicina,e la piccola Vespa si sporse oltre per guardare meglio il panorama circostante. Stanchi ma molto emozionati per quello che era appena accaduto,anche noi scendemmo per dare una rapida occhiata al panorama,ma non cÔÇÖera poi tanto tempo,era ora di rimettersi in marcia. Fortunatamente la dura salita che affrontammo ora si era trasformata in una sterminata discesa,la vespa alla vista di quella discesa penso che emise un sospiro di sollievo,incredula. Non so dire di preciso quanti chilometri abbiamo percorso a velocità sostenuta godendoci il vento tra i capelli e le poche vibrazioni che la vespa finalmente ci offriva,visto che il motore girava al minimo dei giri,con il cambio in folle,davo solo un accelerativa ogni tanto per vedere se cÔÇÖera ancora...vidi con piacere che ci apprestavamo a superare lÔÇÖaltissimo ponte del fiume Cedrino,questo significava che la meta non era poi così lontana come mi sembrava solo due curve prima. Per una pausa decisi di arrivare fino alla base del ponte percorrendo una strada bianca che scendeva costeggiando la strada principale,ci ero già stato una volta e mi ricordo che si scendeva piuttosto bene,e invece era una strada totalmente impercorribile,cosi che dopo pochi metri decisi che era meglio tornare indietro se non volevamo finire tutti e due per terra,cosa che non mi sarei mai perdonato. Così riprendemmo la marcia verso casa,ora stranamente non vedevo lÔÇÖora di essere a Nuoro,ma fino a poche ore fa non vedevo lÔÇÖora di partire,la schiena cominciava a protestare mentre lei e la Vespa,pazientemente,resistevano. La strada si estendeva fra boschi e montagne,con paesaggi tipici del centro della Barbagia, ci sentivamo lontani da tutto e da tutti,nessuna macchina ci incrociava,solo noi,la natura e le nostre emozioni. Cominciavo a sentire un fastidioso formicolio alla mano destra,quella con cui acceleravo,che a forza di vibrare si era addormentata. Fortunatamente almeno la mano sinistra potevo tenerla appoggiata alle mie gambe,che attutivano le vibrazioni del piccolo ma decisamente resistente motore. Mancavano pochi chilometri al piccolo paesino di Oliena, ultimo paese prima di Nuoro,ma non poteva finire così,non potevamo finirla così,ci voleva un'altra pausa culo e doveva essere in un posto abbastanza speciale,non nel bordo di una strada provinciale. Ecco che improvvisamente quanto inaspettatamente ci appare un cartello con scritto PONTE ROMANO, un posto sicuramente non speciale che però ricorderò per sempre. Oltrepasso noncurante il cartello,poi,ascoltando il mio fondoschiena che chiedeva pietà,decisi di tornare indietro e imboccare la strada che conduceva a questo luogo a noi sconosciuto. Eccolo li,il ponte romano,davanti a noi,scavalcava delle cascatelle dÔÇÖacqua e un piccolo torrente. Era un poÔÇÖ sconnesso ma ci parcheggiai comunque sopra,confidando nel fatto che i romani avevano abili architetti e ingegneri. Ormai lÔÇÖora era arrivata,Nuoro ci attendeva e noi attendevamo Nuoro per poterci finalmente riposare. I nostri fondoschiena ci avrebbero fatto meno male appoggiandoli su una pentola con dellÔÇÖolio bollente. Ecco Oliena,uno strano e silenzioso paese di cui non ho un ricordo preciso in quella giornata,forse per la stanchezza,forse perchè lÔÇÖabbiamo percorso velocemente nella speranza di arrivare presto a Nuoro.Ed eccolo finalmente lo svincolo, Nuoro e GaltelliÔÇÖ a destra,la freccia della Vespa riprende a fare lÔÇÖocchiolino e la sua ruota anteriore scavalca prima di noi la striscia bianca discontinua che ci collega allÔÇÖaltra strada,facciamo pochi metri e ci troviamo a un altro incrocio, a sinistra avremo rivisto le ben conosciute case della nostra città,a destra lÔÇÖavventura sarebbe iniziata come poche ore prima. La tentazione era forte,ma alla fine puntammo di nuovo verso la conosciuta strada di casa. Per tornare abbiamo preso la ripida salita di Mughina,più breve ma molto più dura da percorrere, anzichè puntare verso Caparedda,che ci aveva accolti allÔÇÖandata. La vespa saliva lentissima in seconda marcia, e questa volta sentiva la fatica in ogni sua giuntura,un poÔÇÖ come noi. Immagino che se allÔÇÖimprovviso tutti i suoni si fossero interrotti,si sarebbero sentite le nostre ossa che scricchiolavano ormai consumate dal viaggio. Ecco le prime case, la scritta Benebennidos con la D cancellata che ci faceva sentire di nuovo a casa. Era difficile crederci,eppure era li,ancora seduta a cavallo della vespa,che mi teneva stretto e mi guardava con uno sguardo che infondo avevo capito,ma che per non illudermi troppo facevo finta di ignorare,anche se era impossibile. Ecco luoghi a noi familiari,i giardini pubblici,gli stretti vicoli del centro,eccoci infine,ci infiliamo in uno stretto ma familiare vicolo,punto di ritrovo con i nostri amici,il tanto famoso suono metallico del cavalletto che si inserisce,il borbottio che si interrompe,ma la magia continua.....
  23. Quanto ci ho sognato sui suoi libri...
  24. Finalmente ci siamo!! Ho mantenuto il segreto per quasi un anno, ma oggi posso svelare alcuni retroscena e anteprime di questo libro, copiando e incollando alcuni scambi di mail fra me e Lorenzo! 24-11-2008 Scerpe scrive: Non si sa maiÔǪ ...nel caso cambi idea magari ci butti su un poÔÇÖ di roba e lo spacci anche ai soli Patagonici!! Così, per ricordo! Non mi intendo di prezzi ma non mi sembrano male stampando anche sole 50 copie! Dai un'occhiata! ZONA - Fai il tuo libro - Book on demand EÔÇÖ a 10 km da casa mia! Ciaooo ps spero non te la prenderai sul forum se ti stuzzichiamo continuamente richiedendoti il libro di Lorenzo205!!! ahhh, il calendario è quasi in stampa! Luca mi ha chiesto di ridimensionare i file, ma poi credo abbia risolto il Turbo 25-11-2008 Lorenzo scrive: Re: non si sa mai.. per la stampa on-demand ormai non c'è che l'imbarazzo della scelta... suggerisci ai tuoi amici anche questo sito, in Italia sono i leader ilmiolibro.it stampa libri | Homepage per il mio esordio editoriale non ho fretta... ho ancora almeno 5 anni visto che ne sono trascorsi solo 3! Cmq continuate a stimolarmi che mi piace un sacco! Riguardo il libro Torino/Pechino se delle volte lo vendessero on-line fammi sapere che mi arrangio... ma lo voglio autografato e con dedica! Lorenzo 25-11-2008 Scerpe scrive: Re, Re: non si sa maiÔǪ Ok! Mi informerò da Andrea su prezzo e distribuzione!! Comunque quando tutti diciamo: -Lorenzo fai un libro-, non deve essere per forza sul raid tdf, ma sarebbe ancora più interessante...che so..." Chilometri di parole in Vespa"! Un mix di racconti vespistici dalle origini a oggi, racconti sui RAIDS ( TDF compreso ), Eroica, Lario, eccetera! Insomma, trasferire su carta ciò che butti sul blog e sul forum. Perchè si sa...il libro cartaceo rimane, i bit piano piano si perdono!! E poi riguardo a come la pensi sulle varie proposte inascoltabili, non sono del tutto dÔÇÖaccordo con te! Perchè il primo a credere ai tuoi scritti devi essere proprio Tu! Dopo, penso, viene tutto da se! Immagina di fare una roba come ti ho descritto sopra e pubblicarla in self su Lulu. Ecco, dopo avresti una visibilità maggiore e magari anche proposte interessanti! Ma anche in assenza di un successo ( nessuno pretende che tu diventi il Bettinelli del futuro! ), sarebbe una tua soddisfazione personale solo per il fatto che i tuoi amici e i tuoi pargoli avranno una tua copia in mano! Un po come hanno fatto Andrea ed i suoi amici in modo del tutto inaspettato! Io dicevo a lui -fate un libro, sarebbe interessante- E lui mi disse al ritorno: - Si, ci stiamo pensando!- Certo è che non mi aspettavo una velocità simile ad un rischio così grande! Pensa che per iniziare a guadagnare un solo euro ( che poi sarà diviso in tre parti, che poi saranno divise in beneficenza! ) dovranno vendere almeno 600 copie. Dalla 601 avranno coperto le spese e inizieranno a vedere qualcosa! Il che è un progetto abbastanza ambizioso!!! Insomma...non voglio togliere nulla a Masiero, rettilineo è una tortura o la mia Toscana in Vespa..... Ma sinceramente sei una spanna sopra questi, e soprattutto HAI molto di più da raccontare e descrivere!!! Ciao ai prossimi RAIDS! Scerpe 25-11-2008 Lorenzo scrive: re, re, re: non si sa maiÔǪ OK... l'hai voluto te! Voglio premiare la tua stima mostrandoti in ANTEPRIMA MONDIALE la "sinossi" (ovvero la scheda di presentazione redatta per il primo abboccamento con gli editori potenziali - i quali, se interessati, solo successivamente chiedono di visionare l'intero manoscritto). Il tuo premio sarà anche il tuo castigo perchè poi dovrai attendere a oltranza fin quando questo sogno vedrà la luce! IMPORTANTE: dopo che avrai letto il file allegato mi devi dare la tua parola di maledetto che NON lo divulgherai A NESSUNO! MI RACCOMADO! Riguardo a "Chilometri di parole in Vespa" l'idea di raccogliere in un libro autoprodotto quanto ho scritto fino a oggi (viaggi e racconti di fantasia) mi ronza in testa da parecchio... il tutto ha avuto uno stop dovuto all'approfondimento del discroso "scrittura" conseguente al progetto "Fin del Mundo". Scrivere qualcosa che sarà pubblicato presuppone che, oltre a essere un testo interessante, debba anche essere un testo formalmente corretto. Ho dovuto quindi ricorrere all'aiuto di "consulenti" che mi hanno indicato i miei punti deboli... alla luce di ciò prima di "pubblicare" tutto quanto avrei già nel cassetto sarebbe necessaria un'attenta revisione che, oltre a essere un lavoro noioso, richiede molto tempo che in questo periodo scarseggia. Per una serie di casini poi da qui in avanti scarseggerà sempre di più... Fammi sapere... E questa è lÔÇÖanteprima che ho ricevuto in pdf! Probabilmente qualcosa sarà cambiato in questi mesi, ma già dalla prima lettura si capiva la bellezza di questa avventura e la grande capacità narrativa di Lorenzo! ÔǪ Hasta la Fin del Mundo... en Vespa! di Lorenzo Franchini -------------------------------------------- Sinossi -------------------------------------------- Lorenzo Franchini (Varese, 1963) non è un avventuriero e nemmeno un giramondo, è solo una persona a cui piace viaggiare in sella alla sua Vespa, sempre la stessa dal 1981. Ha ideato e realizzato ÔÇ£Chilometri di parole in VespaÔÇØ, una rassegna virtuale dedicata alla letteratura vespistica (chilometri di parole in Vespa - Lorenzo205) ed è moderatore del forum ÔÇ£ViaggiÔÇØ di Benvenuto nel nuovo Vespaonline 4.0!, il più importante website italiano dedicato al questa inarrestabile due ruote dallÔÇÖindubbio fascino. SINOSSI (Hasta la Fin del Mundo... en Vespa!) - di Lorenzo Franchini Hasta la Fin del Mundo... en Vespa! di Lorenzo Franchini 16 dicembre del 2005: dopo un avventuroso viaggio di oltre 4.500 chilometri una singolare spedizione raggiunge la città più australe del mondo, Ushuaia, allÔÇÖestremo sud della Tierra del Fuego. Di ventiquattro Vespa partite da Buenos Aires solo ventidue riescono nellÔÇÖimpresa di attraversare la Pampa e la Patagonia lungo la Cuarenta, ÔÇ£spina dorsaleÔÇØ dellÔÇÖArgentina, una secolare strada in terra battuta che si snoda ai piedi delle Ande e che, ancora oggi, rappresenta una vera e propria sfida per chi vi si avventura: la leggendaria Ruta 40. Una sfida a bordo di un fuoristrada, una follia in sella a delle Vespa. Una storia vera. La cronaca on the road della straordinaria esperienza vissuta dallÔÇÖautore insieme a un gruppo di persone normali, improbabili ÔÇ£raider patagoniciÔÇØ che nella vita sono artigiani, meccanici, impiegati, padri di famiglia, studenti. Un viaggio ricco di imprevisti, a volte drammatici, narrati col trasporto di chi li ha vissuti in prima persona da cui trapela la determinazione di chi ha saputo arrivare fino in fondo. Il racconto è punteggiato da diversi aneddoti, anche umoristici, ed è arricchito da ricordi, approfondimenti storici e spunti di riflessione da cui traspare lo stato dÔÇÖanimo dellÔÇÖautore e dei suoi compagni. La descrizione dei luoghi e dei paesaggi è attenta e, con lo scorrere dei chilometri, lÔÇÖapproccio superficiale del turista muta poco a poco nello sguardo attento e sensibile del viaggiatore. Hasta la Fin del Mundo... en Vespa! ripercorre le fasi dellÔÇÖorganizzazione, dalla folle idea ÔÇ£allÔÇÖarruolamentoÔÇØ dei partecipanti via Web. Le email più significative sono riportate e descrivono con efficacia lo stato dÔÇÖanimo dei protagonisti, i loro timori, le loro aspettative. Hasta la Fin del Mundo... en Vespa! è la rincorsa di un sogno, una pazzia su due ruote che riempie gli occhi e scalda il cuore, un viaggio dellÔÇÖanima nella polvere e nel vento della Patagonia che lascia il segno e non si conclude con la fine dellÔÇÖavventura. SINOSSI (Hasta la Fin del Mundo... en Vespa!) - di Lorenzo Franchini Capitolo I - Introduzione e presentazione del viaggio Capitolo II - Tutto quello che non avreste mai voluto sapere del Raid Vespaonline della Terra del Fuoco. Riflessioni sul viaggio e su come lÔÇÖautore si è trovato a far parte di questa spedizione. Capitolo III / 1 - Tutto quello che cÔÇÖè stato prima del ÔÇ£C-DayÔÇØ. Presentazione dellÔÇÖassociazione virtuale ÔÇ£VespaonlineÔÇØ, website tra i più frequentati dagli appassionati di Vespa e di viaggi, in seno al quale è nata lÔÇÖidea di questo viaggio. Capitolo III / 2 - LÔÇÖarruolamento. Come si è formato il team che ha compiuto lÔÇÖimpresa. Le candidature dei protagonisti vengono rivissute e commentate prendendo spunto dalle email originali. Capitolo III / 3 - Facce nuove. La terza parte di questo capitolo è dedicata alle ÔÇ£facce nuoveÔÇØ, ovvero quanti hanno debuttato come ÔÇ£avventurieriÔÇØ proprio con questa impresa. Capitolo III / 4 - CÔÇÖè post@ per te... Protagonista della quarta e ultima parte del III capitolo il frenetico scambio di email tra i partecipanti. I dubbi, i timori, le perplessità e i colpi di genio. La lotta contro lÔÇÖassurda burocrazia internazionale (risolta con italico pragmatismo!). Capitolo IV - Il ÔÇ£C-DayÔÇØ. Il giorno del container, ovvero la prima fase operativa della spedizione. LÔÇÖallestimento del container per la spedizione oltre oceano di Vespa, veicoli di supporto e materiali. Capitolo V - Il container è partito. Il container, via mare, impiegherà un mese per raggiungere lÔÇÖArgentina. In questÔÇÖultimo mese ci sono ancora molte cose da fare prima della partenza dallÔÇÖItalia. Capitolo VI - Il commiato, il decollo e lÔÇÖanestesia. Il momento della partenza vissuto dallÔÇÖautore. Gli aneddoti che rendono memorabile questa avventura cominciano già al momento della partenza SINOSSI (Hasta la Fin del Mundo... en Vespa!) - di Lorenzo Franchini dallÔÇÖaeroporto della Malpensa. Capitolo VII - Baires! Lo sbarco oltreoceano e la meraviglia di trovarsi a Buenos Aires, dallÔÇÖaltra parte del mondo. Il recupero e lo sdoganamento delle Vespa, i primi contatti con il caloroso popolo argentino. Capitolo VIII - Al campo base di Lujan. Le ultime frenetiche ore prima del via vissute al campo base, allestito in un piccolo aeroporto turistico alla periferia di Buenos Aires. Capitolo IX - Incomincia lÔÇÖAvventura! Gli imprevisti dellÔÇÖultimo minuto. Il primo giorno di cammino e la calorosa accoglienza riservata alla spedizione. La prima ÔÇ£prova di accampamentoÔÇØ. Capitolo X - Soffia il vento, infuria la bufera. Secondo giorno di viaggio: la Pampa e i famigerati venti patagonici. La carovana è messa a dura prova da un violento nubifragio. La prima intervista a un quotidiano. Il primo vero accampamento nello scenario selvaggio di una riserva naturale. Capitolo XI / 1 - In prima pagina nel Desierto Pampeano. Inizia la traversata del Desierto Pampeano. La carovana riparte con entusiasmo dopo essersi ritrovata in prima pagina: tutto sembra andare per il meglio ma la terza tappa si interrompe drammaticamente... Capitolo XI / 2 - LÔÇÖincidente. Uno dei partecipanti viene investito da un autoveicolo. LÔÇÖincidente è narrato con realismo grazie alla testimonianza diretta dei testimoni oculari. Capitolo XI / 3 - General Roca. Viaggio interrotto e sosta imprevista nella città di General Roca per il ricovero dellÔÇÖinfortunato: il viaggio non è più solo una semplice vacanza. LÔÇÖospitalità presso una falegnameria. Capitolo XII - Argentina, gatta bizzosa. Il viaggio riprende ma la vittima dellÔÇÖincidente non potrà finire il viaggio in sella alla sua Vespa. UnÔÇÖaltra entusiasmante giornata di cammino attraverso panorami mozzafiato. Capitolo XIII / 1 - Pioggia, vento e pecore. SINOSSI (Hasta la Fin del Mundo... en Vespa!) - di Lorenzo Franchini Il cammino prosegue in zone che si fanno sempre più desolate, ostacolato dal maltempo e dal forte vento. Il viaggio subisce un secondo stop a causa di un altro grave incidente... Capitolo XIII / 2 - Si è rotto il Turbo. ÔÇ£TurboÔÇØ è il nickname della seconda sfortunata vittima di questo viaggio. LÔÇÖincidente è rivissuto con efficacia e realismo attraverso le testimonianze dei protagonisti. Capitolo XIII / 3 - Muleta?!? ...Muleta, muleta! (ÔÇ£MuletaÔÇØ in spagnolo significa ÔÇ£stampellaÔÇØ). LÔÇÖimprevista sosta nella cittadina di Esquel per le cure alla vittima dellÔÇÖincidente (gamba rotta). Ad alleggerire il racconto le divertenti esperienze vissute dai protagonisti in un paese dove non si parla la loro lingua. Capitolo XIV - ÔÇ£Hic sunt guanachisÔÇØ. Con un altro partecipante di meno la carovana può riprendere il cammino. LÔÇÖappuntamento con la ÔÇ£Ruta 40ÔÇØ devÔÇÖessere rimandato, ma anche una scorciatoia può riservare entusiasmanti sorprese. Capitolo XV - Con una mano sul gas... e lÔÇÖaltra sul portafoglio! Inizia il viaggio vero. Le Vespa sono alle prese con lÔÇÖimpossibile fondo sterrato della Cuarenta. Un altro imprevisto: la scomparsa della cassa comune, con tutti i soldi necessari al finanziamento della spedizione. Capitolo XVI - Ad un passo dalla ÔÇ£CuevaÔÇØ. A causa di una brutta caduta si deve rinunciare alla visita di un luogo mitico: la ÔÇ£Cueva de las ManosÔÇØ. Primi segnali di tensione tra i partecipanti: siamo nel mezzo del nulla patagonico e lo stress di un viaggio tanto difficile comincia a farsi sentire. Capitolo XVII - In Vespa, in moto e in bicicletta. In zone tanto desolate qualsiasi incontro è straordinario: in Patagonia non ci sono solo intrepidi vespisti. Giunti a El Calfate la carovana si ferma per una giornata di riposo. Capitolo XVIII - Una giornata da turisti con scisma patagonico finale. La visita a una meraviglia della natura: il ghiacciaio Perito Moreno. Al momento di riprendere il viaggio uno ÔÇ£scismaÔÇØ: il gruppo si divide e alcuni decidono di abbandonare la terribile Cuarenta. SINOSSI (Hasta la Fin del Mundo... en Vespa!) - di Lorenzo Franchini Capitolo XIX - Un ultimo giro di... fango! La Cuarenta ha un fondo terribile per chi viaggia in Vespa, che diventa impossibile in un giorno di pioggia. Capitolo XX - Bienvenido a Chile! A Rio Gallegos (Cile) il gruppo si ricompone. La Cuarenta è terminata ma dopo aver traghettato per superare lo stretto di Magellano ci sono ancora centinaia di chilometri di sterrato da percorrere. Capitolo XXI - LÔÇÖultima frontiera. Laboriosa ed estenuante trafila per uscire dal Cile e rientrare in Argentina. Siamo arrivati nella Provincia di Tierra del Fuego. Capitolo XXII - Fin del Mundo, principio de todo. LÔÇÖultima indimenticabile tappa fino alla città di Ushuaia, traguardo di questa avventura. Dal caldo afoso dellÔÇÖestate australe al gelo dellÔÇÖestremo sud. Capitolo XXIII / 1 - Ushuaia. Capitolo XXIII / 2 - Turisticamente raiders. Capitolo XXIII / 3 - La vita è un raid. Capitolo XXIII / 4 - Arrivederci amici... adiòs! In questi quattro capitoli la cronaca delle giornate trascorse a Ushuaia. La celebrazione del successo. Le prime pagine dei quotidiani. LÔÇÖorganizzazione del rientro in Italia. Capitolo XXIV - A passeggio per ÔÇ£PalermoÔÇØ. Buenos Aires: unÔÇÖultima passeggiata prima del decollo verso casa. Capitolo XXV - ÔÇ£LÔÇÖIndiana JonesÔÇØ della Valceresio. Il rientro a casa è lÔÇÖepilogo di un viaggio stupefacente. Ma ancor più stupefacenti saranno gli eventi che, in conseguenza di questo viaggio, attendono lÔÇÖautore. Capitolo XXVI - Un anno dopo. Il primo anniversario della partenza del raid è lÔÇÖoccasione per ritrovarsi e fare un bilancio di questa esperienza. Capitolo XXVII I Raiders che anno compiuto lÔÇÖimpresa. La presentazione anagrafica di tutti i partecipanti Che ne dite?!! In quei giorni stava nascendo il libro dellÔÇÖAmico Andyg sul viaggio in auto Torino-Pechino-Torino, ma iniziava a vedere la luce anche quello di Lorenzo205 che sarà presentato oggi! Finalmente abbiamo un bellissimo libro sul più grande e ambizioso dei RAIDS VOL! Grande Lorenzo, grazie! Con stima e amicizia! Scerpe!
  25. Viaggi in Vespa by Avventura sport azienda di servizi tour operator per le tue imprese e viaggi di avventura. Tour operator for travel adventure ebbene si... ho scoperto che c'è pure un'agenzia fatta apposta per organizzare viaggi in vespa! A questo punto non ci sono più scuse per nessuno! nel loro sito un'immagine dal viaggio organizzato per il VC Alba L205
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