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  1. Per veicoli demoliti si intendono quei veicoli di cui si conosce la targa ma che sono stati sicuramente demoliti dal proprietario con consegna di targa e documenti al PRA (anche se, raramente, conservano la targa ed anche i documenti!) o che, in qualsiasi modo, vengono identificate dal PRA in questo modo, mentre, per veicoli di origine sconosciuta si intendono quelli senza targa e documenti di cui si conosce solo la punzonatura (che dev’essere ben leggibile!) e nient’altro. Il nuovo Decreto ministeriale del 17/12/2009, pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 55 della Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 65, il 19/03/2010, ha modificato le ultime disposizioni che impedivano, di fatto, la reimmatricolazione dei veicoli demoliti o di origine sconosciuta, per cui ora è possibile farlo, naturalmente seguendo le dovute modalità. Il decreto e l'ultima circolare esplicativa per le motorizzazioni, quella del 04-10-2010, potete scaricarli da qui: http://www.vesparesources.com/files/file/317-decreto-ministeriale-17122009-per-veicoli-storic/ e qui: http://www.vesparesources.com/files/file/318-circolare-n-79260-del-4-ottobre-2010/ Quindi bisognerà fare un'immatricolazione come veicolo d'interesse storico e collezionistico (solo se la Vespa ha 20 o più anni, altrimenti si deve aspettare questa scadenza minima) tramite ASI o FMI, come da art. 60 del CdS. L'FMI è più indicato per le moto e per la minor spesa e perdita di tempo e risorse ma, chi fosse già iscritto all'ASI, può seguire senz'altro quella strada, usufruendo dell'Attestato di Storicità e del Certificato di rilevanza storica e collezionistica (vedere qui: http://www.asifed.it/normative/certificati/certificato-di-rilevanza-storica/ ), rilasciato da loro, che hanno la stessa valenza. Per l'FMI vedere qui: http://www.federmoto.it/specialita/registro-storico/sezione/regolamenti/ Per prima cosa, se si conosce il presunto numero di targa, bisogna fare una visura o, meglio, un estratto cronologico al PRA (che è una visura in bollo, che servirà in motorizzazione), per verificare la corrispondenza dei numeri di telaio e lo stato amministrativo della Vespa, per verificare se sia realmente demolita dall'intestatario o altro per es.: radiata d'ufficio dal PRA per cui vale un'altra procedura che trovate qui: C'è il caso che un veicolo demolito abbia ancora la targa (raro ma non impossibile!), in questo caso è possibile reimmatricolarlo conservando la targa originale! La cosa è espressamente prevista dal decreto ministeriale che regola la materia al paragrafo: 2.2.1.2 Veicoli radiati e custoditi in aree private, radiati per demolizione c) rilascio dei documenti di circolazione Il competente UMC, sulla base degli esiti positivi della visita e prova dallo stesso effettuata ovvero sulla scorta del certificato di approvazione emesso dal CPA, rilascia i documenti di circolazione e le targhe secondo le modalità di cui all’art. 93 del Codice della strada, annotando nelle righe descrittive “veicolo di interesse storico e collezionistico, iscritto al n. …… del Registro…(specificare)”, acquisisce agli atti, in allegato alla domanda, le copie dei documenti sopra citati. Può accadere che il richiedente la riammissione alla circolazione sia in possesso dei documenti di circolazione originari e/o delle targhe. Nel caso di possesso delle targhe originarie, la riammissione alla circolazione può essere effettuata, a richiesta dell’interessato, con la riattivazione delle targhe originali. Il documento di circolazione originale, se presente, è aggiornato, oltre che in relazione ai dati dell’intestatario, con l’annotazione “veicolo di interesse storico collezionistico, iscritto al n. …… del Registro…, riammesso alla circolazione in data ……….” L’annotazione è apposta manualmente, ovvero, qualora disponibili le procedure meccanografiche, con la stampa di apposita etichetta. Nel caso di possesso dei soli documenti di circolazione, si procede alla reimmatricolazione con l’emissione di nuovi documenti di circolazione e nuove targhe. I documenti originali possono essere restituiti all’interessato, previa annotazione “non valido ai fini della circolazione”. Se, viceversa, NON si conosce il numero di targa e non ci si può risalire, si può procedere ugualmente, ma bisogna rendersi conto che si può andare incontro a spiacevoli sorprese, tipo che la vespa risulti rubata, oppure ancora in vita, oppure il precedente proprietario l'ha congelata con la perdita di possesso, o demolita per incentivi, ecc.. Insomma, tutte cose che rendono inutilizzabile la Vespa e che possono procurare, addirittura, qualche guaio con la giustizia. Quindi il mio consiglio è di NON cercare di immatricolare veicoli di cui non si ha conoscenza diretta della provenienza, perché si conosce bene il proprietario o perché lo si è visto nello stesso luogo per molti anni o, meglio ancora, se si riesce a risalire al numero di targa o, almeno, se si verifica presso le FdO che non risulti rubato. (Per risalire al numero di targa, se il veicolo non è inserito nel database telematico, è necessario conoscere la sede d'immatricolazione e almeno l'anno di costruzione, per poter consultare gli archivi cartacei della motorizzazione tramite le sole sigla e numero di telaio). Ricordate che, se un veicolo è stato demolito con incentivi, o di cui è documentata la distruzione fisica da parte di un demolitore autorizzato, per il solo fatto di possederlo si commette un reato penale, quindi fate tutti gli accertamenti del caso prima di acquistare un veicolo di origine sconosciuta! E' comunque molto semplice verificare se c'è la possibilità che un veicolo abbia preso incentivi, in quanto questi non sono stati distribuiti per le moto prima del 11/08/1997 (Art. 22 della Legge 7 agosto 1997, n. 266, "Interventi urgenti per l'economia", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 186 dell'11 agosto 1997), quindi, qualunque moto demolita prima di quella data, automaticamente, non può aver percepito incentivi per la rottamazione. Naturalmente, bisogna almeno conoscere la targa del veicolo per sapere quando è stato demolito. La verifica per sapere se sono stati erogati incentivi non è facile, purtroppo, in quanto gli elenchi dei veicoli demoliti per incentivi sono reperibili solo presso gli enti che li hanno erogati (Stato, regioni, provincie, comuni), e solo raramente l'informazione appare nella visura al PRA. La verifica per sapere se esiste un certificato di distruzione è più semplice, in quanto dovrebbe essercene una copia nel fascicolo del veicolo conservato al PRA. Poi bisogna fare una scrittura privata di vendita in bollo da 16,00 euro (che dovete portare voi!) con firma autenticata del venditore, indispensabile per l'iscrizione al PRA, e di cui segue uno schema (ricordate che la scrittura privata di vendita è LA PRIMA COSA DA FARE, appena si acquista il veicolo! E, comunque, prima di ristrutturare il veicolo e prima di chiedere l'immatricolazione in motorizzazione! Perchè il mezzo deve risultare vostro prima di tutto anche per ragioni di sicurezza del diritto sul veicolo! Questo è valido anche se il veicolo non è stato acquistato direttamente ma è pervenuto in vostro possesso per vie traverse (regalato, ereditato o semplicemente trovato). E ricordate anche che la scrittura privata NON HA SCADENZA, a maggior ragione se il veicolo non è regolarmente iscritto al PRA e, anche se la presentate dopo anni dall'autentica, nessuno vi può dire nulla e non dovete pagare nessuna penale! Naturalmente, se non è possibile fare la scrittura privata con chi l'ha venduta o regalata, la si può fare, fittizia, con un parente o un amico, purché si sia assolutamente sicuri della lecita provenienza! Anche perché, per i veicoli di origine sconosciuta, è previsto che, dopo il collaudo, l’esaminatore della motorizzazione faccia scattare, a campione, una procedura di verifica della provenienza del veicolo da parte della Pubblica Sicurezza, per cui sarà esaminato il veicolo e verificata la vericidità della vendita! Quindi, occhio a quel che fate e dichiarate!): SCRITTURA PRIVATA Il sig. XY nato a ___ il ___ e residente in ___ alla Via ___ n. __, Codice Fiscale ___ V E N D E al sig. WJ nato a ____ il ___ e residente a ___ alla Via ___ n. ___, Codice Fiscale ___, il motociclo PIAGGIO Vespa 150/VBB2 (o quello che è), cilindrata 145,45 c.c., targa ____ (se la targa c'è fisicamente, altrimenti si scrive: "già targato _____" se si conosce solo il numero), telaio n. VBB2T *123456*, cavalli fiscali 3 – al prezzo di euro 100,00 (o il valore reale), usata nello stato in cui si trova, demolita dal PRA di ____ in data ___ (da specificare solo se si conosce la targa, altrimenti non si scrive) e comunque di pieno gradimento del sig WJ, per averla visionata in ogni sua parte. Resta inteso che il motociclo così com’è non è destinato alla circolazione stradale e il sig WJ ne prende atto. Ogni spesa per l’eventuale messa in circolazione del motoveicolo resta a carico del sig. WJ. Il sig. XY si dichiara completamente soddisfatto senza null’altro avere a pretendere dal sig. WJ. Letto, confermato e sottoscritto, in data odierna. Città, data In fede. firmaXY N.B. 1: i dati della Vespa devono essere scritti TUTTI: modello, cilindrata esatta, sigla e numero di telaio e cavalli fiscali o kW. N.B. 2: esibire i seguenti documenti al momento della firma: documento d'identità valida e codice fiscale venditore, documento d'identità e codice fiscale acquirente, libretto di circolazione (se c’è), foglio complementare (se c’è) ed estratto cronologico del PRA (se è possibile) (la presenza dell'acquirente non è necessaria in quanto firma il solo venditore che, naturalmente, deve avere con sé anche la copia dei documenti dell'acquirente). N.B. 3: è possibile (anzi, è "consigliabile"!) effettuare la scrittura privata di vendita utilizzando il Mod. NP-2B, in distribuzione presso gli uffici di ACI-PRA, in copia singola in bollo. L'autentica può essere fatta direttamente in comune (al costo di 0,52 euro per diritti di segreteria) o presso gli sportelli STA privati (agenzie autorizzate, con prezzi liberi, quindi mettetevi d'accordo PRIMA), ricordando di portarsi appresso la marca da bollo da 16,00 euro. Vedere: http://www.vesparesources.com/files/file/320-mod-np-2b-compilazione-come-atto-di-vendita/ IMPORTANTE: La scrittura privata di compravendita con firma autenticata serve anche a sincerarsi (e, in caso serva, per dimostrare la vostra buona fede nell'acquisto!) che la Vespa non sia rubata o un demolito per cui è stata percepita l'incentivazione per la rottamazione, perciò non acquistate MAI un veicolo senza targa e documenti per cui il venditore non sia disposto a firmarvi un atto di vendita con firma autenticata. Infatti, un veicolo non più regolarmente iscritto al PRA può essere di chiunque, come si evince anche da questo estratto: “… tenuto conto che il veicolo può essere o meno presente nell’Archivio Nazionale dei Veicoli, che successivamente alla radiazione d’ufficio il veicolo stesso può essere rimasto in disponibilità del medesimo proprietario ovvero può essere stato trasferito a terzi e che l’interessato può o meno essere in possesso delle targhe e dei documenti di circolazione originari …” (estratto da: Circolare prot. n. 4437/M360 del 26 novembre 2003). Quindi non è necessario che sia l'intestatario che risulta al PRA (se si conosce la targa) a firmare l'atto di vendita, ma colui che se ne dichiara proprietario e la vende, e questi, se si prende il denaro della vendita, DEVE essere disposto a firmare la scrittura privata di vendita! Può servire chiedere alla Piaggio il certificato d'origine: da gennaio 2006, documenti e pubblicazioni sono disponibili solo pagando anticipatamente (la consegna è prevista entro 2-4 settimane dalla comunicazione del pagamento). La richiesta si effettua tramite la pagina del sito Piaggio: Documentation's Request Form , compilando il modulo. Per chiarimenti, il numero verde della Piaggio è: 800-818298; rispondono dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 19,30. ATTENZIONE: il certificato d'origine non è obbligatorio, ma può servire, unitamente alla scheda tecnica d'omologazione, per acquisire l'anno di fabbricazione e i dati tecnici, soprattutto dei modelli di vespa più vecchi. Quindi, dato il costo, chiedeteli solo se vi servono realmente! La maggior parte delle schede tecniche potete scaricarle gratuitamente qui: http://www.vesparesources.com/files/category/15-schede-tecniche-di-omologazione/ Fatto questo e restaurata la vespa (se non è un'ottimo conservato), bisogna iscriverla al Registro Storico FMI o all'ASI(vedere i link all'inizio), naturalmente si deve già essere socio di un club federato FMI o ASI. E ricordate che i lavori fatti vanno certificati da un meccanico e/o un carrozziere abilitati ed iscritti alla Camera di commercio (anche solo come verifica, se ve li siete fatti da soli o non siete in grado di farli certificare da chi li ha fatti realmente!). Alla fine di tutto questo bisogna rivolgersi alla Motorizzazione (la sede dev'essere quella della provincia dove opera il meccanico autorizzato che ha firmato l'ultima certificazione dei lavori a regola d'arte!) e chiedere una visita di collaudo per l'immatricolazione di un veicolo d'interesse storico e collezionistico, portando con sé, in originale, il certificato di rilevanza storica e collezionistica e, se disponibile, l'estratto cronologico rilasciato dal PRA o il certificato di cancellazione con indicazione, per i veicoli cancellati a partire dal 30 giugno 1998, del centro di raccolta presso il quale il veicolo è stato consegnato, come da decreto. E' importante chiedere anche cosa è necessario per il superamento della visita e magari parlare direttamente con gli esaminatori. Le norme recenti prevedono che, per i veicoli anteriori al 1960, il collaudo venga effettuato presso i CPA (centro prova autoveicoli) relativi alla zona in cui opera il meccanico che ha firmato l'ultima certificazione dei lavori eseguiti a regola d'arte. Il collaudo, in questo caso, potrà essere molto più puntiglioso di quello fatto in qualsiasi sede di motorizzazione (analizzano anche il numero dei decibel del clacson ed i gas di scarico! E verificano se i vetri dei fari hanno la sigla di omologazione!), quindi andate ad informarvi prima sulla severità del CPA di riferimento e, se è il caso, fatevi fare la certificazione da un meccanico che opera nell'ambito di un CPA più abbordabile! L’elenco delle sedi dei CPA la trovate qui: http://www.vesparesources.com/files/file/341-elenco-sedi-cpa-centro-prova-autoveicoli/ Al termine del collaudo (se positivo) verrà rilasciata la targa (oppure si conserverà quella precedente, se presente) ed un permesso provvisorio di circolazione con cui ci si può rivolgere alle assicurazioni per assicurare la Vespa con polizza agevolata come veicolo d'interesse storico e collezionistico. Entro 60 giorni dalla consegna della carta di circolazione, si deve procedere all'iscrizione della vespa al PRA. Si può fare tutto allo sportello STA del PRA (non si pagano le commissioni che chiederebbero le agenzie o gli sportelli ACI periferici), portando il libretto e la scrittura privata di vendita in bollo con la firma del venditore autenticata, oltre ad un documento personale ed il codice fiscale. Il bollo andrà pagato entro il mese di ricevimento del libretto di circolazione, se si vuole circolare, e dovrà essere pagato con le modalità previste dalla regione di residenza per le moto storiche e comunque in forma ridotta perché tassa di circolazione agevolata. Vedere: Spese indicative da sostenere: 1) iscrizione personale ad un motoclub federato FMI: 50-70 euro 2) n. 11 o 12 foto (a seconda dell'esaminatore) della Vespa formato 10x15 cm.: 3,50 euro 3) Estratto cronologico al PRA (solo se si dispone del numero di targa!): 25,00 euro 4) Certificato d'Origine e scheda tecnica dalla Piaggio: 150 euro solo il CdO (se serve!), quindi vi ricordo che la maggior parte delle schede tecniche le trovate qui: http://www.vesparesources.com/files/category/15-schede-tecniche-di-omologazione/ 5) atto di vendita in bollo con firma autenticata presso sportello STA o in comune: 16,00 euro marca da bollo + 0,52 euro di diritti se fatto in comune (per gli STA privati, concordare il prezzo PRIMA!) 6) iscrizione della Vespa al Registro Storico FMI e certificato di rilevanza storica e collezionistica: 100 euro (+1,30 euro) 7) 3 versamenti alla Motorizzazione per immatricolazione e collaudo: 98,87 euro (C/C 9001 = € 45,00 - C/C 4028 = € 32,00 - C/C 121012 = € 21,87), se c’è la targa, i versamenti da fare sono solo i primi due, per un totale di € 77,00. 8 ) versamenti al PRA: euro 75 circa (si può pagare direttamente in contanti o con bancomat allo sportello). 9) il PRA può chiedere il pagamento della tassa IPT, a quota fissa di circa euro 25 (dipende dalle regioni, informatevi!), per i motocicli storici in caso di proprietario diverso da quello intestatario (doppia in caso di vendita da proprietario NON intestatario), anche se, secondo me, l'IPT non è dovuta in quanto si tratta di veicoli NON iscritti al PRA e, comunque, MAI doppia! Per un totale approssimativo di circa 370 euro (più, eventualmente, l'IPT ed il certificato d’origine). I costi di ripristino o restauro del veicolo li lascio calcolare a voi! Ciao, Gino
  2. Salve ho montato un 75 Olympia sul mio pk 50 lasciando il carburatore originale 16/10 che getti dovrei mettere. Sapete dove acquistarli nella zona ASTI-TORINO
  3. Buonasera a tutti, dopo mesi e km di piacere, da maggio ho percorso quasi 7000 km, ho un problema con la vespa che mi sta facendo impazzire. Da dicembre ho avuto dei problemi, ma è il primo inverno che uso la vespa e "ho preso per buono": la vespa, carburata perfettamente (regolare, parte subito a caldo e a freddo) aveva iniziato a metterci un po' per partire a freddo, a volte tantissime pedalate, sembrava ingolfarsi e, quando partiva, faceva tanto fumo bianco, cosa mai fatta. Ho fatto regolare la carburazione del minimo (a fine estate a ogni calo di temperatura la vespa aveva aumentato il numero di pedivellate necessarie per farla partire, ogni volta avevamo regolato la vite della carburazione del minimo e avevamo risolto) e, sebbene non fossimo al "parte alla prima pedivellata", andava un pochino meglio. A caldo nessun problema. Candele originali piaggio con pochissimi km (ps, elettrodo picchiettato un pochino dal meccanico, visto con i miei occhi a volte la candela nuova non la faceva partire se non veniva fatta questa operazione). in una delle incursioni dal meccanico mi accorgo che la marmitta inizia a fare un pochino di rumore e "ballava un pochino da sotto", me la faccio stringere. Riparto... inizio a sentire rumore più presente come di marmitta bucata nella stessa mattinata, ritorno da lui, stavolta mi rifà l'attacco al collettore, la marmitta torna a essere perfettamente silenziosa. Vado via. Il pomeriggio prendo la vespa, durante un sorpasso mi rendo conto che, lanciata full gas da bassa velocità nel rapporto più lungo (ho 3 rapporti) appena arriva ai 60 si irrigidisce l'erogazione e poi mura. Da premettere che quando ho provato a vedere le prestazioni e quindi quando va bene ho visto ben oltre il fondoscala degli 80 (non saprei... 90? 95?) e 76 di gps in posizione eretta, di solito viaggio a 70 e più di strumento con un filo di gas, avendo una buona riserva di potenza per i sorpassi. Riducendo un po' il gas la velocità aumenta leggermente ma, soprattutto, se apro e mi mura come detto... tirando la leva dell'aria la vespa ritorna ad andare QUASI quanto va normalmente (quasi, un po' meno), altrimenti si ha l'effetto di andare full gas ma col pedale del freno premuto. Vado dal meccanico, dice che son le puntine un po' consumate (avevano 5000 km, assieme a tutta la parte elettrica sostituita in toto), le compro in piaggio, le montiamo, regoliamo... non cambia niente. La Candela non aveva nemmeno 1000 km, cambio comunque... niente. Il carburatore l'abbiamo smontato e ripulito 3 volte. Abbiamo controllato spillo e galleggiante pare tutto ok. gliel'ho quindi lasciata... mi ha rifatto l'attaccatura del collettore di aspirazione al carter con guarnizione... niente Ha stretto i bulloni della testa, niente. Il foro serbatoio, che mi aveva fatto impazzire tempo fa... è pervio. stamattina, guardandoci e non sapendo che pesci pigliare, pensando che l'ha fatto dopo aver fissato bene la marmitta al collettore e dopo averla controllata (non ha buchi visibili)... abbiamo pensato potesse essere la marmitta otturata, inserisce un lungo cacciavite nel terminale, prova a girare, accelera e esce poca roba. Provo... niente (solo che mi sembra tornata un pochino di rumorosità stile marmitta bucata) la mia configurazione è 102 dr, carter di serie, 19.19 SHBC/E, padellino di serie (credo quello con il quale sia nata la vespa, nel '65), getto massimo... era 85 e ho usato la vespa in ogni condizione e così andava benissimo, adesso abbiamo provato un 87 ma il problema resta (e comunque iniziano a essere getti grandi), tirando l'aria inizia a spingere. Potrebbe essere la marmitta tappata che smagrisce agli alti dando un effetto stile aspirazione d'aria? quello che mi chiedo... fosse lei, sono processi lunghi (per carità, andava bene e ci sta che adesso sia ostruita dopo secoli), il mio problema l'ho avuto dal pomeriggio, al mattino tutto andava bene. Oltretutto... adesso sto sempre con la paura di scaldare o grippare dimenticavo, tutta la configurazione (GT) ha 9k scarsi (ma 30 anni), il padellino è quello del '65 (ma appunto, mai dato problemi) il carburatore 6000, la parte elettrica è tutta nuova Suggerimenti? consigli? Grazie a tutti!
  4. Ciao a tutti Stavo tirando l'aria e mi è rimasto in mano il pomello. È possibile rimontarlo in autonomia?(sono un novello ,quindi mai fatto) Esistono dei video da poter vedere se la cosa è fattibile o meno? Grazie
  5. Ciao a tutti, ho una domanda forse banale ma non trovò una soluzione… ho fatto una piccola revisione alla mia Vespa, montato tutto, ma non riesco ad arrivare alla vite aria per regolarla…. C’è qualcosa che mi sfugge o devo per forza smontare di nuovo tutto per aprirla di 1,5 giri? E poi comunque come farei per eventuali altre regolazioni? grazie a tutti per l’aiuto! Ale
  6. Salve a tutti, ho da poco sostituito il carburatore originale dell'orto 20/17 con uno Spaco.. purtroppo però il filtro originale piaggio dell' epoca non va bene ( oltre a non combinare i fori,lo spaco ha il venturi più basso e i getti più alti..)allego foto del 20/17 originale..e di quello montato in sostituzione.. qualcuno sa il codice del filtro adatto a questo carburatore? Grazie a tutti !
  7. Salve a tutti, mi scuso se posto nella sezione sbagliata... sono iscritto da oggi... ho una px 200 e arcobaleno del 1985 e vorrei lasciarla con meno preoccupazioni quando la parcheggio. per ora metto solo il blocca sterzo. ho visto per strada che su alcune vespe che non hanno il disco anteriore hanno una specie di blocca ruota, ho cercato in giro ma non sono riuscito a trovarlo... potreste darmi una mano? grazie!
  8. Bgiorno a tutti ho appena sostituito un carburatore 16 10 con un 1616 ora ho un problema con il filo dell aria dato che ho mantenuto quello originale ( del 16 10) nel montarlo nella leva dell aria mi risulta più lungo . La domanda che mi faccio ogni carburatore ha un suo filo? O lo devo adattare riscaldando il cavetto d acciaio e ridargli la forma del gancetto? Grazie mille
  9. innanzitutto grazie ai creatori e gli utenti di questo forum per l'ottimo servizio fornito... bando alle ciance...ho cercato di trovare una risposta nel forum ma più che altro mi sono confuso ancora di più... sono entrato in possesso di un vespa 50n del 65, senza documenti ma con il targhino... sono andato per fare una visura per saperne di più ma mi hanno risposto che basta fare la denuncia di smarrimento dei documenti e poi reimmatricolarla... domanda 1: la vespa mi è stata regalata anni fa (dopo 10 anni di fermo)e non esiste un passaggio di proprietà...non è che rischio qualcosa visto che faccio la denuncia per una cosa che su carta non mi appartiene? domanda 2: visto che mi pare di aver letto che il bollo x i 50ini è uguale anche se il mezzo è d'epoca,posso almeno risparmiare sull'assicurazione dato che la vespa ha 42 anni?o reimmatricolandola perdo tutti i vantaggi? domanda 3:non è che mi arrivano da pagare 30 anni di bolli appena fatto tutto? Cmq è una bomba...dopo 15 anni che stà ferma è bastato mettere la miscela tirare l'aria e con 10 pedalate è ripartita... scusate l'ignoranza e grazie
  10. anonimavespistits

    S.O.S. VESPISTI!

    S.O.S. Vespisti! è il gruppo di mutuo aiuto di VOL per i Vespisti in viaggio. state programmando un viaggio in Vespa? volete informazioni su dove dormire, cosa vedere, quali curve affrontare? siete disponibili ad aiutare Vespisti di passaggio, a organizzare incontri nella vostra zona o ad accompagnare per qualche chilometro Vespisti di passaggio? potete offrire assistenza in caso di guasti, un pit stop nel vostro garage o un divano letto e un piatto di pasta per centauri affaticati? S.O.S. è vostro gruppo. l'adesione è mutualistica, volontaria e assolutamente gratuita: "domandare è lecito, rispondere è cortesia", ogni VOLontario cercherà di aiutare per quanto gli è possibile quindi non si può insistere o pretendere, anche in caso di emergenza. Più il gruppo è grande meglio funziona, quindi ci auguriamo che la rete dei volontari si allarghi e si sviluppi in tutta Italia e fuori. entrare nel gruppo è semplice, mandate la vostra richiesta di adesione tramite MP a 50celeste. Una volta abilitati potete postare i vostri dati nel forum SOS a questo link, che troverete anche nel forum principale. Buona strada!
  11. Buonasera a tutti, Ho una Px 125 del 82, c’è l avevo ferma da un bel po di anni (circa 7 anni). Ho dato una bella pulita al carburatore l e cambiato guarnizioni. All inizio la vespa non voleva proprio partire, partiva solo a spinta. Dopo averla fatta partire a spinta le ho fatto fare un giro per farla pulire un po. Ora la vespa parte al primo colpo. Pero ha un problema. Chiudendo l aria la vespa muore. Ho provato a chiuderla anche in corsa, e la vespa sembra come se fosse ingolfata. Appena apri l aria nuovamente va alla perfezione. qualcuno ha idea di cosa potrebbe essere? grazie a tutti
  12. Buonasera. Premetto che sono nuovo e da poco ho preso un px125e del 1982 fermo da circa 4 anni. Ho sostituito la benzina e rifatto la miscela, ho cambiato la candela e sono riuscito a risolvere il problema della fumina bianca, ma ora non riesco a capire come mai rimanga accesa solo con l'aria tirata e regge il minimo per alcuni secondi dopodiché si spegne. Vi ringrazio per l'aiuto.
  13. Ciao ragazzi, qualcuno mi può consigliare come sistemare il cavo aria di un phbh? nel senso che io adesso ho il cavo che mi esce fuori dal foro della vecchia leva aria e lo tiro da li...un po' alla zingara diciamo, qualche consiglio per fare qualcosa di più carino? ringrazio
  14. Buongiorno, ho da poco acquistato una Vespa T5 per curiosità volevo smontare il filtro aria e controllare in che stato fosse. Ho notato una volta tolto il coperchio dell'alloggio carburatore che cercando di alzare il filtro dell'aria sembra come bloccato da una molla, appena rilascio torna al suo alloggio. Sapete dirmi se sbalio qualcosa o mi mancano dei passaggi? La vite di registro dei minimi l'ho lasciata intoccata.
  15. Salve ho una vespa 50 r con gt 75 cc , proma e SHBC 19.19 . Da qualche settimana mi da problemi agli alti giri come se non arrivasse proprio ad alti giri come un limitatore .Ho provato già a carburarla ma niente e dalla candela la carburazione è perfetta .Un altro pensiero che mi viene è che aspiri aria , monto un bocchettone spaccato e penso che aspiri aria da li
  16. vi espongo il mio problema... mentre avevo la mia morosa caricata purtroppo distratto dal parlare ad una andatura di circa 23-30 km/h ho preso un cratere in una strada di marina di ravenna, ci son finito dentro sia con la ruota anteriore che con quella posteriore tralasciando questa mia distrazione, cmq dopo questo avvenimento, apparte il mio rosario verso l'amministrazione comunale di ravenna che gioca al groviera con le strade del porto, la vespa ha continuato ad andare senza alcun problema. i problemi sono cominciati al momento di tornare a casa dopo qualche giorno (strano perchè tra il prendere il cratere e il tornare a casa in mezzo ci saran stati almeno 100 km)... carico tutti i bagagli (non pochi sia all'anteriore che al posteriore) e noto subito che: - ruota anteriore e posteriore con pressione di circa 1 bar (prima della partenza avevo 1.9 all'anteriore e 2.20 al posteriore, dato che tra borse e il viaggiare sempre in 2 per una settimana avevano il loro bel peso da sopportare) - spingo la vespa a mano verso il primo compressore, gonfio subito le gomme e faccio qualche centinaio di metri per uscire dal campeggio e noto che a passo d'uomo il davanti tende a dondolare. pensavo di aver caricato male ma il portapacchi davanti era ben centrato). data la mia bassa lucidità (4 ore scarse di sonno) al momento della partenza pensavo dipendesse da me. e ora inizia il bello: faccio pochi km e poco prima dell'adriatica mi ritrovo col posteriore a terra (copertone e camera d'aria con 2000 km). cambio velocemente la gomma e (ahimè) tra la fretta e il rincoglionimento da sonno totale monto il cerchio dalla parte sbagliata. dopo il dondolio è ancora + accentuato e noto che vado via un pò storto. al momento ancora ignaro di ciò tutto preoccupato continuo il viaggio pensando a cosa possa essere. ovviamente mi fermo anche dal primo gommista ad alfonsine a cambiare la camera d'aria... si sa mai... con la mia fortuna c'è caso che buco di nuovo e mi fidavo il giusto della ruota di scorta che non è nuovissima. (tra l'altro abbastanza onesto: camera nuova e montaggio 15 €) arrivo a casa, mi faccio una bella dormita e a mente "lucida" controllo cosa possa essere successo... noto subito il madornale errore al retrotreno e rimedio subito dandomi continuamente dell'ebete. faccio un giro di prova: la situazione è molto migliorata ma il problema c'è ancora metto la vespa sul cavalletto e facendo girare l'anteriore con la mano noto che la ruota gira un pelo fuori asse... mentre vado il sintomo è come se ogni tanto mi arrivassero folate di vento laterale. in rettilineo... se poi provo a piegare in curva tende ad allargare (o stringere, a seconda dei casi) dopo questa mia alquanto logorroica (ma credo altrettanto necessaria) illustrazione pongo il mio quesito: - il retrotreno a causa del mio madornale errore può avere subito danni contando che così ci ho fatto da ravenna a bologna in 2 a pieno carico? - cosa può essere successo all'anteriore? piegato leggermente il cerchio? (preciso, è quello originale) oppure c'è qualche cuscinetto che può essere andato a puttane? un mese fa avevo cambiato le ganasce anteriori ma non ho fatto caso (sempre per colpa della maledetta fretta) a come è fatto esattamente il mozzo anteriore... non è che mi si è storto il mozzo ruota e devo cambiare tutto vero? domani intanto provo a mettere su la ruota di scorta per vedere se per caso è il cerchio... anche se non so perchè dubito sia quello e poi adesso che ci penso in ogni caso anche quel cerchio si è preso la stessa botta, oltretutto amplificata contando che era dietro con molto + peso sul groppone.... che ansia quando ho qualcosa che non va p.s.: può dipendere anche dal fatto che i miei ammortizzatori sono alla frutta? praticamente è come se viaggiassi solo con le molle...
  17. dopo aver risolto con la scintilla (pulendo i contatti delle puntine) cambio miscela con la nuova e, con lo starter, la vespa parte alla seconda scalciata, nonostante anni di sonno e ingranaggio della messa in moto che sgrana. Faccio scaldare un po', tolgo dopo circa 30 secondi lo starter mantenendo allegro il motore, sembra tutto a posto, ma se mollo l'acceleratore la vespa tende a spegnersi, il rumore mi da l'impressione come se si affogasse, se riapro l'aria il minimo tiene e sparisce questa sensazione, ma ovviamente sgasando si sente che il motore non gira a dovere. L'ho scaldato per almeno 5 minuti ma nulla, senza lo starter si affoga e si spegne. Prima di provare a mettere in moto avevo smontato il carburatore ed i getti, pulito tutto con aria compressa (filtrino compreso) e rimontato, l'unica anomalia è una lieve stortura del polverizzatore (il getto lungo coi forellini laterali) provocata probabilmente da me perchè nello smontaggio della vaschetta ho dato qualche colpetto col martello di gomma per smuoverla, dimenticando che il polverizzatore affonda nella vaschetta. Ma è una cosa appena percettibile ad occhio. Il carburatore è un vhbz20 se non ricordo male, valvola quadrata, la vespa ha i pezzi 121cc, cuffia alta. Ora non mi spiego il perchè, visto che l'ultima volta che l'ho usata il motore girava normalmente anche in prossimità del minimo (che volutamente ho sempre tenuto basso, al limite dello spegnimento). Ho usato la vespa per quasi 10 anni senza mai toccare la carburazione ed i getti. Come filtro ha sempre avuto solo una calza di nylon. Cosa controllo? Che prove fare? In teoria con tali sintomi ci dovrebbe essere troppa benzina nel circuito del minimo, o sbaglio? grazie, saluti
  18. REISCRIVERE AL PRA UNA VESPA RADIATA D’UFFICIO Premessa 1: cosa significa “radiato”: ("Radiato d'ufficio dal PRA" è la dizione corretta, oppure potreste trovare quest'altra: "Demolito d'ufficio ex art. 96 del CdS") è la procedura a cui viene sottoposto un veicolo da parte del PRA quando non vengono pagati i bolli per almeno 3 anni consecutivi (oltre quello in corso). Il veicolo viene "congelato" burocraticamente, per cui non può circolare (pena multa e sequestro del libretto di circolazione o del veicolo) e non può essere sottoposto a regolare passaggio di proprietà. Tutto ciò non vale per i ciclomotori, in quanto NON sono iscritti al PRA (e mai lo sono stati) e pagano il bollo come tassa di circolazione (cioé, solo se circolano), ma solo per i veicoli che vanno iscritti al PRA (per le moto, quelle con cilindrata superiore ai 50cc.). In passato (sino al 1992) la procedura poteva essere effettuata dal PRA senza avvisare direttamente i proprietari dei veicoli (elenchi dei veicoli radiati venivano affissi per 60 giorni nella sede del PRA), ragion per cui la maggior parte dei proprietari non ne veniva a conoscenza e continuava a circolare. La radiazione veniva alla luce solo in caso di controlli o di vendita del veicolo (procedura che veniva bloccata in quanto il veicolo, per il PRA, era come se non esistesse più, veniva "congelato"). Unico modo per risolvere la situazione era quella, da parte del proprietario, di reimmatricolare il veicolo con nuova targa e documenti, esibendo un estratto cronologico del PRA al collaudo presso la motorizzazione. La situazione è cambiata negli ultimi anni grazie all'art.18 della Legge n. 289/2002 ( http://www.vesparesources.com/downloads.php?do=file&id=73 ), che consente la reiscrizione al PRA dei veicoli radiati d'ufficio, conservando la targa ed i documenti (se presenti), purché siano veicoli storici iscritti ai vari registri storici abilitati ai sensi dell'art. 60 del Codice della Strada, e che paghino gli ultimi 3 bolli maggiorati del 50%. L’importante è che sia presente almeno la targa, anche se sono stati smarriti libretto e CdP (o foglio complementare). In assenza della targa (anche se ci sono i documenti originali) il veicolo può essere solo reimmatricolato con nuova targa e documenti, facendo il collaudo in motorizzazione, ma senza bisogno di iscriverlo ad ASI o FMI (almeno, è così in alcune motorizzazioni). La circolare della Direzione Generale della Motorizzazione che regola la materia è la Circolare protocollo n. 4437/M360 del 26/11/2003 ( http://www.vesparesources.com/files/file/330-circolare-4437-m360-26-11-2003-precisazioni-art-18/ ), integrata dalla circolare prot. n. 79260 del 04-10-10 ( http://www.vesparesources.com/files/file/318-circolare-n-79260-del-4-ottobre-2010/ ), esplicativa del Decreto ministeriale del 17/12/2009 ( http://www.vesparesources.com/files/file/317-decreto-ministeriale-17122009-per-veicoli-storic/ ). Ricordate che, in caso di veicolo radiato dopo il 1992, se siete il proprietario intestatario, potete fare opposizione alla radiazione se non avete mai ricevuto l’avviso del procedimento di radiazione in atto tramite raccomandata da parte dell’ACI-PRA. Inoltre, in alcune regioni (come la Sicilia), si può reiscrivere al PRA un veicolo semplicemente pagando TUTTI i bolli che risultano non pagati (oltre sanzioni ed interessi); occhio che la cosa, anche se certamente più veloce della normale procedura (perché è una procedura esclusivamente amministrativa, che consente di evitare l'iscrizione del veicolo ad ASI o FMI), potrebbe risultare molto più costosa, soprattutto se si tratta di una radiazione avvenuta negli anni '80! Premessa 2: se dovete acquistare la vespa da altri, non fidatevi mai di quello che asserisce il venditore: a prescindere che sia il proprietario intestatario o il semplice possessore, anche la persona più amichevole e con le migliori intenzioni può darvi un’informazione errata (che lui stesso ritiene, a torto, giusta), per cui, prima di acquistare un veicolo usato, fate sempre una visura al PRA con il numero di targa. La visura è un documento (non legale) che contiene tutte le informazioni sul veicolo corrispondente al numero di targa interessato e sul proprietario. E’ anche l’unico documento che vi può confermare che il veicolo è realmente radiato o meno. La visura costa, allo sportello, euro 6,00 (ma può essere fatta anche on line per euro 8,81, vedi:http://www.aci.it/i-servizi/servizi-online.html ). Si può fare anche presso l'ACI o le varie agenzie, ma attenti a chiederne prima il costo! In alternativa si può effettuare l'estratto cronologico, che è una visura in bollo, quindi con valore legale, che contiene tutte le informazioni sui passaggi di proprietà subiti dal veicolo. Il costo, allo sportello del PRA, è di 25,00 euro, e si rende necessaria in assenza del libretto di circolazione. Anche l'estratto cronologico si può chiedere presso le delegazioni ACI e le altre agenzie private, ma occhio alla cifra che vi chiedono! Premessa 3: la Vespa: diamo per assodato che la Vespa da reiscrivere al PRA sia un ottimo conservato o un perfetto restaurato, con tutti gli impianti efficienti e/o rifatti. Dovendola iscrivere obbligatoriamente al Registro Storico FMI ( http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico.aspx ) o all’ASI ( ASIFED - Automotoclub Storico Italiano ) ed avere il Certificato di Rilevanza storica e Collezionistica (rilasciato dal registro scelto, come da circolare ministeriale del link più sopra), dev’essere pari all’originale, anche per i particolari, ma soprattutto per il colore, che dev’essere, anche se non proprio l’originale, almeno uno di quelli di quel modello per quell’anno. E deve avere come minimo 20 anni (età minima per l’iscrizione al R.S. FMI e per l’attestazione ASI). Per il rilascio del CdRSeC, avrete bisogno che un meccanico abilitato ed iscritto alla camera di commercio vi firmi un certificato d'officina per i lavori eseguiti a regola d'arte (i lavori non deve averli effettuati per forza direttamente lui, ma può anche solo averli verificati!). Naturalmente, per poter iscrivere la vespa al R.S. FMI o per l’attestazione ASI, bisogna prima essere personalmente soci di un club collegato ad ASI o FMI. Normalmente i moto club federati FMI hanno costi associativi inferiori a quelli ASI, anche del 50% o più, mentre l'ASI è, attualmente, più veloce nel rilascio delle certificazioni, quindi informatevi prima e fate la vostra scelta ponderata! Premessa 4: il foglio complementare originale: In caso sia presente il foglio complementare originale della vespa, siccome verrà sostituito con il moderno certificato di proprietà (CdP), si può richiedere di conservarlo, annullato, come documento storico, rilasciando una dichiarazione del tipo seguente (che si trova presso gli uffici ACI-PRA): DICHIARAZIONE Il/la sottoscritto/a _____________ nato/a a _____________(__) il________ residente a _______________(____) in via_____________ n. __ intestatario del veicolo targato ______________________ considerato che il C.d.P. rilasciato, a seguito della formalità accettata, è l’unico documento che consente di effettuare al PRA le formalità successive DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITA’ AD OGNI EFFETTO DI LEGGE di rimanere in possesso dell’originale del Foglio Complementare avente esclusivamente valore storico. (luogo, data) (firma) Il modulo da compilare per la richiesta, potete scaricarlo qui: http://www.vesparesources.com/downloads.php?do=file&id=86 Premessa 5: adempienze per avere il Certificato di rilevanza storica e collezionistica: Per avere il Certificato di rilevanza storica, da FMI o ASI, ricordate che si deve consegnare, in originale, le dichiarazioni dei vari meccanici e carrozzieri che sono intervenuti sul veicolo per i lavori eseguiti a regola d'arte, o un'autocertificazione in tal senso, e che i meccanici devono essere abilitati al rilascio di queste certificazioni, perché con partita IVA e iscritti alla Camera di commercio. Può succedere che non sia possibile avere la certificazione da chi ha fatto veramente i lavori, perché non iscritto alla CCIAA o perché non più in attività (o, magari, i lavori li avete fatti voi stessi!), nulla di male! E' espressamente previsto che un meccanico possa anche solo accertare i lavori effettuati e certificare quelli! In pratica, ci si rivolge (a pagamento) ad un meccanico che può fare la certificazione, anche se non ha mai messo mani sul vostro veicolo, perché verifichi e certifichi i lavori fatti da altri! Ricordate che la motorizzazione competente alla reimmissione in circolazione, quella alla quale vi dovrete rivolgere, è quella dove svolge la propria attività il meccanico che rilascia l'ultima certificazione relativa al vostro veicolo! Un'altra documento da presentare è la Dichiarazione di corretta conservazione del motoveicolo, in cui descrivere il luogo e lo stato in cui è stato rinvenuto il veicolo e quello dove lo si conserva attualmente. Per l'FMI, la modulistica per compilare entrambi i predetti documenti la potete scaricare qui: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico/documentazione.aspx Inoltre, per poter iscrivere la vespa al registro storico FMI o ASI, anche se la vespa non è intestata a voi presso il PRA, NON ha importanza, in quanto un veicolo NON regolarmente iscritto al PRA può essere di chiunque (almeno, sino a quando non si decide di regolarizzarlo!) e, comunque, potete allegare alla richiesta la copia dell scrittura privata di vendita in bollo con firma del venditore autenticata, dalla quale risulta che l'avete acquistata (e che dovete fare obbligatoriamente se volete iscriverla al PRA a vostro nome!), oppure potete compilare la "dichiarazione di proprietà" che, per l'FMI (e vale solo ai fini dell'iscrizione all'FMI), trovate qui: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico/documentazione.aspx PROCEDURA PER REISCRIVERE UNA VESPA AL PRA: per una verifica, la procedura potete trovarla sul sito dell’ACI alla pagina: Automobile Club d'Italia: Veicolo storico radiato d'ufficio Ricordate che la richiesta va presentata esclusivamente alla sede provinciale dell’ACI-PRA della residenza di chi presenta la domanda di reiscrizione, cioè la persona che ha acquistato la vespa e ne diventerà l’intestatario, anche se non lo è ancora. Ora vediamo cosa si deve fare nella norma e nei casi particolari. Caso 1: il proprietario intestatario vuole reiscrivere la propria vespa radiata d’ufficio dal PRA. 1.1: il proprietario intestatario è in possesso dei documenti (libretto di circolazione e certificato di proprietà o foglio complementare). E’ il caso più semplice. Il proprietario deve presentare i seguenti documenti all’ACI-PRA (ricordate di andare sempre prima direttamente all’ufficio bolli dell’ACI per chiedere quanto si deve pagare per i 3 bolli maggiorati del 50%, perché ogni ufficio ha un proprio metodo di calcolo): - copia del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate (ultimi 3 anni) e maggiorate del 50% (verificare gli importi presso le singole sedi!); - copia del certificato d'iscrizione ad uno dei Registri Storici sopra indicati, unitamente al Certificato di rilevanza storica e collezionistica (Procedura B: questo prevede le dichiarazioni dei vari meccanici e carrozzieri che sono intervenuti sul veicolo per i lavori eseguiti a regola d'arte, meccanico e carrozziere possono anche limitarsi a fare un certificazione dei lavori che possono essere stati fatti da altri, dopo averli verificati (presumibilmente sempre a pagamento!), la "Dichiarazione Officina" e la "Dichiarazione di corretta conservazione del motoveicolo", su apposita modulistica, per l'FMI, le trovate qui: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico/documentazione.aspx ), la vespa sarà anche esaminata fisicamente dal responsabile FMI, Vedi: Registro Storico; - carta di circolazione; - foglio complementare originario o CdP (che verrà annullato e restituito, se richiesto); - titolo di proprietà (nel caso che sia il proprietario intestatario a presentare la richiesta di reiscrizione, il titolo di proprietà consiste in una dichiarazione in originale in bollo con firma autenticata da un funzionario dell’ACI-PRA, un funzionario comunale, il titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche abilitati o da un notaio). Non è necessaria alcuna formalità in motorizzazione, in quanto il libretto di circolazione è già a nome all’intestatario, ma la prima revisione andrà fatta obbligatoriamente presso la motorizzazione (ed anche le successive, se la vespa è anteriore al 1960, a meno di accordi particolari della motorizzazione con le varie associazioni per veicoli storici della provincia). Schema di dichiarazione di proprietà (in bollo da 16,00 euro): DICHIARAZIONE DI PROPRIETA’ Il sottoscritto _______ dichiara di essere l’ultimo intestatario al P.R.A. del veicolo radiato targato _______ e di volerlo reiscrivere al P.R.A. ai sensi dell’art 18 L. 289/2002 (Legge Finanziaria 2003). Dichiara altresì di essere/non essere in possesso del Foglio Complementare originario. Il sottoscritto allega alla nota di reiscrizione presentata al P.R.A. e copia del pagamento delle tasse automobilistiche richieste ex lege. Data Firma autenticata 1.2: il proprietario intestatario ha smarrito il foglio complementare (ma ha il libretto). Se, invece, il foglio complementare è stato smarrito, il proprietario deve presentare denuncia di smarrimento presso gli organi di polizia e produrla all’ACI-PRA. Il proprietario deve presentare i seguenti documenti all’ACI-PRA: - copia del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate (ultimi 3 anni) e maggiorate del 50% (verificare gli importi presso le singole sedi!); - copia del certificato d'iscrizione ad uno dei Registri Storici sopra indicati, unitamente al Certificato di rilevanza storica e collezionistica (per l'FMI è la Procedura B: questa prevede le dichiarazioni dei vari meccanici e carrozzieri che sono intervenuti sul veicolo per i lavori eseguiti a regola d'arte, meccanico e carrozziere possono anche limitarsi a fare un certificazione dei lavori che possono essere stati fatti da altri, dopo averli verificati (presumibilmente sempre a pagamento!), la "Dichiarazione Officina" e la "Dichiarazione di corretta conservazione del motoveicolo", su apposita modulistica, per l'FMI, le trovate qui: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico/documentazione.aspx , la vespa sarà anche esaminata fisicamente dal responsabile FMI, Vedi: Registro Storico ); - carta di circolazione; - denuncia di smarrimento del foglio complementare in originale; - dichiarazione di proprietà originale in bollo (come sopra). Come prima, non è necessaria alcuna formalità in motorizzazione, in quanto il libretto di circolazione è già a nome all’intestatario, ma la prima revisione andrà fatta obbligatoriamente presso la motorizzazione (ed anche le successive, se la vespa è anteriore al 1960, a meno di accordi particolari della motorizzazione con le varie associazioni per veicoli storici della provincia). 1.3: il proprietario intestatario ha smarrito il libretto (anche se ha conservato il foglio complementare). Se manca il libretto di circolazione (che ci sia o meno il foglio complementare), la Vespa dovrà essere obbligatoriamente sottoposta a visita e prova (ossia a collaudo, che varrà anche come revisione) presso la motorizzazione (oppure presso il relativo CPA - Centro Prova Autoveicoli - se la vespa è stata costruita prima del 1960, e lì l'esame sarà molto più severo!) per l’immatricolazione ed il rilascio del duplicato del libretto, senza che vi sia stata la preventiva reiscrizione nel pubblico registro automobilistico. Naturalmente il proprietario deve presentare denuncia di smarrimento del libretto presso gli organi di polizia e produrla alla Motorizzazione. Il proprietario deve presentare i seguenti documenti alla Motorizzazione: - copia del certificato d'iscrizione ad uno dei Registri Storici sopra indicati, unitamente al Certificato di rilevanza storica e collezionistica (per l'FMI è la Procedura B: questo prevede le dichiarazioni dei vari meccanici e carrozzieri che sono intervenuti sul veicolo per i lavori eseguiti a regola d'arte, meccanico e carrozziere possono anche limitarsi a fare un certificazione dei lavori che possono essere stati fatti da altri, dopo averli verificati (presumibilmente sempre a pagamento!), la "Dichiarazione Officina" e la "Dichiarazione di corretta conservazione del motoveicolo", su apposita modulistica, per l'FMI, le trovate qui: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico/documentazione.aspx ), la vespa sarà anche esaminata fisicamente dal responsabile FMI, Vedi: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico.aspx ); - denuncia di smarrimento della carta di circolazione in originale; - copia della dichiarazione di proprietà (ed eventuale esibizione dell'originale); - estratto cronologico rilasciato dal PRA; in motorizzazione verrà rilasciato il modello da riempire per la richiesta di reimmatricolazione ed i relativi bollettini postali da pagare. Il collaudo potrà essere una semplice formalità o un severo esame di tutti gli apparati della Vespa, questo dipende dalle singole sedi e dai singoli esaminatori della motorizzazione in questione, per questo conviene sempre andare a parlare prima con impiegati, esaminatori ed anche dirigenti, se del caso. La prima revisione viene assolta dalla pratica del collaudo, ma le successive, se la vespa è anteriore al 1960, a meno di accordi particolari della motorizzazione con le varie associazioni per veicoli storici della provincia, andranno fatte tutte in motorizzazione. Le norme recenti prevedono che, per i veicoli anteriori al 1960, il collaudo venga effettuato presso i CPA (centro prova autoveicoli) relativi alla zona in cui opera il meccanico che ha firmato l'ultima certificazione dei lavori eseguiti a regola d'arte. Il collaudo, in questo caso, potrà essere molto più puntiglioso di quello fatto in qualsiasi sede di motorizzazione (analizzano anche il numero dei decibel del clacson ed i gas di scarico! E verificano se i vetri dei fari hanno la sigla di omologazione!), quindi andate ad informarvi prima sulla severità del CPA di riferimento e, se è il caso, fatevi fare la certificazione da un meccanico che opera nell'ambito di un CPA più abbordabile! L’elenco delle sedi dei CPA la trovate qui: http://www.vesparesources.com/files/file/341-elenco-sedi-cpa-centro-prova-autoveicoli/ Il proprietario, una volta ottenuto il libretto, entro 60 giorni, deve poi presentare i seguenti documenti all’ACI-PRA: - copia del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate (ultimi 3 anni) e maggiorate del 50% (verificare gli importi presso le singole sedi!); - copia del certificato d'iscrizione ad uno dei Registri Storici sopra indicati e del Certificato di rilevanza storica e collezionistica; - nuova carta di circolazione (o foglio di via temporaneo); - foglio complementare originario (ed eventuale richiesta di conservarlo annullato) o denuncia di smarrimento dello stesso; - originale della dichiarazione di proprietà in bollo. Caso 2: il possessore NON intestatario vuole reiscrivere la vespa radiata d’ufficio dal PRA Un veicolo non più regolarmente iscritto al PRA può essere di chiunque, come si evince anche da questo estratto: “… tenuto conto che il veicolo può essere o meno presente nell’Archivio Nazionale dei Veicoli, che successivamente alla radiazione d’ufficio il veicolo stesso può essere rimasto in disponibilità del medesimo proprietario ovvero può essere stato trasferito a terzi e che l’interessato può o meno essere in possesso delle targhe e dei documenti di circolazione originari …” (estratto da: Circolare prot. n. 4437/M360 del 26 novembre 2003). Quindi, se i veicoli non regolarmente iscritti al PRA possono essere di chiunque, è chi se ne dichiara proprietario e vende che deve firmare la scrittura privata di vendita in bollo con firma autenticata! Infatti, sconsiglio di acquistare un veicolo se chi se ne dichiara proprietario e vende non è disposto a firmare la scrittura privata di vendita in bollo con firma autenticata! Quindi non è necessario che sia l'intestatario che risulta al PRA a firmare l'atto di vendita, ma colui che se ne dichiara proprietario e la vende, e questi, se si prende il denaro della vendita, DEVE essere disposto a firmare la scrittura privata di vendita! In caso di Vespa intestata a persona diversa dal possessore e che questi desidera reiscrivere al PRA, la prima cosa da fare è una scrittura privata di vendita con firma autenticata da un funzionario comunale o il titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche abilitati o dal notaio. Se è impossibile, per qualsiasi motivo, fare la scrittura privata con l'effettivo venditore del veicolo, si può fare la stessa con un parente o un amico, purché si sia assolutamente certi della provenienza lecita del veicolo (cioé, si deve chiedere alle FdO se risulta rubata oppure no)! (La cosa è perfettamente legale ed ha anche un nome: "scrittura privata di vendita fittizia", naturalmente, chi firma si assume le responsabilità del caso, quindi assicuratevi bene prima della lecita provenienza del veicolo!). Ricordate che la scrittura privata di vendita in bollo con firma del venditore autenticata è uno dei pochi "titoli di proprietà" (altri sono: sentenze di tribunale o giudice di pace, ricevuta di acquisto presso aste giudiziarie, testamenti autenticati e, raramente, autocertificazioni autenticate) riconosciuti dai vari PRA e che è indispensabile per poter reiscrivere al PRA la vespa, quindi PRETENDETELO sempre all'acquisto del veicolo, altrimenti rischiate di non poterlo reiscrivere al PRA! E ricordate anche che la scrittura privata NON HA SCADENZA, a maggior ragione se il veicolo non è regolarmente iscritto al PRA e, anche se la presentate dopo anni dall'autentica, nessuno vi può dire nulla e non dovete pagare nessuna penale! La scrittura privata di vendita in bollo con firma autenticata serve anche a sincerarsi (e, in caso serva, per dimostrare la vostra buona fede nell'acquisto!) che la Vespa non sia rubata o un demolito per cui è stata percepita l'incentivazione per la rottamazione, perciò non acquistate MAI un veicolo senza targa e documenti per cui il venditore non sia disposto a firmarvi un atto di compravendita con firme autentiche (sarebbe un folle a farlo, altrimenti!). Schema di scrittura privata di vendita (in bollo da 16,00 euro): SCRITTURA PRIVATA Il sig. XY nato a ___ il ___ e residente in ___ alla Via ___ n. __, Codice Fiscale ___ V E N D E al sig. WJ nato a ____ il ___ e residente a ___ alla Via ___ n. ___, Codice Fiscale ___, il motociclo PIAGGIO Vespa 150/VBB2 (o quello che è), cilindrata 145,45 c.c., targa ____, telaio n. VBB2T *123456*, cavalli fiscali 3 – al prezzo di euro 100,00 (o il valore reale), usata nello stato in cui si trova, radiata d'ufficio dal PRA di ____ in data ___ e comunque di pieno gradimento del sig WJ, per averla visionata in ogni sua parte. Resta inteso che il motociclo così com’è non è destinato alla circolazione stradale e il sig WJ ne prende atto. Ogni spesa per l’eventuale reiscrizione al PRA e/o messa in circolazione del motoveicolo resta a carico del sig. WJ. Il sig. XY si dichiara completamente soddisfatto senza null’altro avere a pretendere dal sig. WJ. Letto, confermato e sottoscritto, in data odierna. Città, data In fede. firmaXY N.B. 1: i dati della Vespa devono essere scritti TUTTI: targa, modello, cilindrata esatta, sigla e numero di telaio e potenza espressa in CV o kW. N.B. 2: esibire i seguenti documenti al momento dell'autentica della firma: documento d'identità valido e codice fiscale di venditore ed acquirente (di quest'ultimo, vanno bene anche in copia), documento d'identità e codice fiscale acquirente, libretto di circolazione (se c’è), foglio complementare (se c’è) ed estratto cronologico del PRA (la presenza dell'acquirente non è necessaria in quanto firma il solo venditore che, naturalmente, deve avere con sé anche la copia dei documenti dell'acquirente). N.B. 3: è possibile (anzi, è "consigliabile"!) effettuare la scrittura privata di vendita utilizzando il Mod. NP-2B, in distribuzione presso gli uffici di ACI-PRA, in copia singola in bollo. L'autentica della firma (del solo venditore) può essere fatta direttamente agli sportelli STA privati (agenzie autorizzate) o in comune, ricordando di portarsi appresso la marca da bollo da 16,00 euro. Se volete, l'autentica può essere fatta direttamente agli STA pubblici, ma ricordate che gli sportelli STA pubblici (PRA e motorizzazione) possono autenticare le firme solo nel momento in cui si provvede all'iscrizione al PRA, NON prima, quindi conviene rivolgersi agli uffici anagrafe del comune se si fa l'atto di vendita prima di avere tutti i documenti pronti (oppure presso gli STA privati (=agenzie), però a pagamento!), perché potrebbe essere difficile rintracciare il venditore a distanza di mesi! Ecco dove potete scaricare il Mod. NP-2B e le istruzioni per la compilazione: http://www.vesparesources.com/downloads.php?do=file&id=406 , e qui trovate un facsimile compilato come atto di vendita per una Vespa P200E: http://www.vesparesources.com/downloads.php?do=file&id=65 2.1: il proprietario NON intestatario è in possesso dei documenti originali (libretto e certificato di proprietà o foglio complementare). In questo caso il possessore (proprietario non intestatario) deve presentare i seguenti documenti all’ACI-PRA (ricordate di andare sempre prima direttamente all’ufficio bolli dell’ACI per chiedere quanto si deve pagare per i 3 bolli maggiorati del 50%, perché ogni ufficio ha un proprio metodo): - copia del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate (ultimi 3 anni) e maggiorate del 50% (verificare gli importi presso le singole sedi!); - copia del certificato d'iscrizione ad uno dei Registri Storici sopra indicati, unitamente al Certificato di rilevanza storica e collezionistica (questo prevede le dichiarazioni dei vari meccanici e carrozzieri che sono intervenuti sul veicolo per i lavori eseguiti a regola d'arte, meccanico e carrozziere possono anche limitarsi a fare un certificazione dei lavori che possono essere stati fatti da altri, dopo averli verificati (presumibilmente sempre a pagamento!), la "Dichiarazione Officina" e la "Dichiarazione di corretta conservazione del motoveicolo", su apposita modulistica, per l'FMI, le trovate qui: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico/documentazione.aspx ); - carta di circolazione; - foglio complementare originario o CdP (che verrà annullato e restituito, se richiesto); - titolo di proprietà (Scrittura Privata di vendita (secondo lo schema proposto) in originale in bollo o Mod. NP-2B in singola copia in bollo). Successivamente, entro 60 giorni dal ricevimento del CdP a proprio nome, si deve fare richiesta in motorizzazione dell'aggiornamento del libretto di circolazione a proprio nome (un'etichetta adesiva che va applicata negli appositi spazi nella carta di circolazione). La prima revisione obbligatoria si dovrà fare obbligatoriamente presso la motorizzazione, prima di circolare (ed anche le successive, se la vespa è anteriore al 1960, a meno di accordi particolari della motorizzazione con le varie associazioni per veicoli storici della provincia). 2.2: il proprietario NON intestatario non ha il foglio complementare (ma ha il libretto). Se, invece, il foglio complementare è stato smarrito, il possessore deve presentare denuncia di smarrimento presso gli organi di polizia e produrla all’ACI-PRA (in questo caso conviene che la denuncia venga fatta DOPO l’acquisto della Vespa tramite la scrittura privata di vendita o di compravendita ed è meglio portarsi appresso in questura sia una copia della scrittura che una visura del PRA da cui si evince che la Vespa è radiata, a meno che la denuncia non l'abbia già fatta il venditore PRIMA della scrittura privata, come sarebbe più corretto). Il possessore deve presentare i seguenti documenti all’ACI-PRA: - copia del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate (ultimi 3 anni) e maggiorate del 50% (verificare gli importi presso le singole sedi!); - copia del certificato d'iscrizione ad uno dei Registri Storici sopra indicati, unitamente al Certificato di rilevanza storica e collezionistica (questo prevede le dichiarazioni dei vari meccanici e carrozzieri che sono intervenuti sul veicolo per i lavori eseguiti a regola d'arte, meccanico e carrozziere possono anche limitarsi a fare un certificazione dei lavori che possono essere stati fatti da altri, dopo averli verificati (presumibilmente sempre a pagamento!), la "Dichiarazione Officina" e la "Dichiarazione di corretta conservazione del motoveicolo", su apposita modulistica, per l'FMI, le trovate qui: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico/documentazione.aspx ); - carta di circolazione originale; - denuncia di smarrimento del foglio complementare in originale; - titolo di proprietà (Scrittura Privata di vendita (secondo lo schema proposto) in originale in bollo o Mod. NP-2B in singola copia in bollo). Come nel punto precedente, entro 60 giorni dal ricevimento del CdP a proprio nome, si deve fare richiesta in motorizzazione dell'aggiornamento del libretto di circolazione a proprio nome (un'etichetta adesiva che va applicata negli appositi spazi). La prima revisione obbligatoria si dovrà fare obbligatoriamente presso la motorizzazione, prima di circolare (ed anche le successive, se la vespa è anteriore al 1960, a meno di accordi particolari della motorizzazione con le varie associazioni per veicoli storici della provincia). 2.3: il proprietario NON intestatario non ha il libretto (anche se ha il foglio complementare). Come già detto, se manca il libretto di circolazione (che ci sia o meno il foglio complementare), la Vespa dovrà essere obbligatoriamente sottoposta per prima cosa a collaudo (che varrà anche come revisione) presso la Motorizzazione (oppure presso il relativo CPA - Centro Prova Autoveicoli - se la vespa è stata costruita prima del 1960, e lì l'esame sarà molto più severo!), per l’immatricolazione ed il rilascio del duplicato del libretto, senza che vi sia stata la preventiva reiscrizione nel pubblico registro automobilistico. Naturalmente il proprietario NON intestatario deve presentare denuncia di smarrimento del libretto presso gli organi di polizia e produrla alla Motorizzazione (DOPO aver acquistato la Vespa, a meno che non l'abbia già fatto il precedente proprietario PRIMA di venderla). Il possessore deve presentare i seguenti documenti alla Motorizzazione: - copia del certificato d'iscrizione ad uno dei Registri Storici sopra indicati, unitamente al Certificato di rilevanza storica e collezionistica (questo prevede le dichiarazioni dei vari meccanici e carrozzieri che sono intervenuti sul veicolo per i lavori eseguiti a regola d'arte, meccanico e carrozziere possono anche limitarsi a fare un certificazione dei lavori che possono essere stati fatti da altri, dopo averli verificati (presumibilmente sempre a pagamento!), la "Dichiarazione Officina" e la "Dichiarazione di corretta conservazione del motoveicolo", su apposita modulistica, per l'FMI, le trovate qui: http://www.federmoto.it/home/moto-depoca/registro-storico/documentazione.aspx ), la vespa potrà anche essere esaminata fisicamente dal responsabile FMI, su semplice richiesta; - denuncia di smarrimento della carta di circolazione in originale; - copia del titolo di proprietà (Scrittura Privata di vendita (secondo lo schema proposto) in originale in bollo o Mod. NP-2B in singola copia in bollo). - estratto cronologico rilasciato dal PRA; in motorizzazione verrà rilasciato il modello da riempire per la richiesta di reimmatricolazione ed i relativi bollettini postali da pagare. Il collaudo potrà essere una semplice formalità o un severo esame di tutti gli apparati della Vespa, questo dipende dalle singole sedi e dai singoli esaminatori della motorizzazione in questione, per questo conviene sempre andare a parlare prima con impiegati, esaminatori ed anche dirigenti, se del caso. Le norme recenti prevedono che, per i veicoli anteriori al 1960, il collaudo venga effettuato presso i CPA (centro prova autoveicoli) relativi alla zona in cui opera il meccanico che ha firmato l'ultima certificazione dei lavori eseguiti a regola d'arte. Il collaudo, in questo caso, potrà essere molto più puntiglioso di quello fatto in qualsiasi sede di motorizzazione (analizzano anche il numero dei decibel del clacson ed i gas di scarico! E verificano se i vetri dei fari hanno la sigla di omologazione!), quindi andate ad informarvi prima sulla severità del CPA di riferimento e, se è il caso, fatevi fare la certificazione da un meccanico che opera nell'ambito di un CPA più abbordabile! L’elenco delle sedi dei CPA la trovate qui: http://www.vesparesources.com/files/file/341-elenco-sedi-cpa-centro-prova-autoveicoli/ La prima revisione viene assolta dalla pratica del collaudo, ma le successive, se la vespa è anteriore al 1960, a meno di accordi particolari della motorizzazione con le varie associazioni per veicoli storici della provincia, andranno fatte tutte in motorizzazione. Il possessore, una volta ottenuto il libretto, entro 60 giorni, deve presentare i seguenti documenti all’ACI-PRA: - copia del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate (ultimi 3 anni) e maggiorate del 50% (verificare gli importi presso le singole sedi!); - copia del certificato d'iscrizione ad uno dei Registri Storici sopra indicati e del Certificato di rilevanza storica e collezionistica; - nuova carta di circolazione a proprio nome (o foglio di via temporaneo); - foglio complementare originario (ed eventuale richiesta di conservarlo annullato) o denuncia di smarrimento dello stesso in originale; - titolo di proprietà (Scrittura Privata di vendita (secondo lo schema proposto) in originale in bollo o Mod. NP-2B in singola copia in bollo). Mi sembra di aver esposto tutti i vari casi possibili, passiamo ora ad analizzare i costi. SPESE BUROCRATICHE E NON: - Visura = € 6,00 e/o estratto cronologico € 25,00 (i costi si intendono tali se fatti allo sportello del PRA) (l'estratto cronologico è indispensabile se la reiscrizione si chiede in una provincia differente da quella di iscrizione al PRA del veicolo e/o se manca il libretto e si deve fare il collaudo in motorizzazione). - Titolo di proprietà: basta una marca da bollo da 16,00 euro e, se l'autentica si fa in comune, 52 centesimi per le spese di segreteria, sia che si debba fare la dichiarazione o la scrittura privata con il mod. NP2B. (Il notaio non è più necessario per l'autentica di firma, come da circolare dell'ACI-PRA prot. n. DSD/0006846/08 del 19/05/2008. Vedere: http://www.up.aci.it/macerata/IMG/pdf/080519Circolare_20autentiche.pdf ). Naturalmente, se ci si rivolge ad uno STA privato, ci sarà un costo aggiuntivo, quindi informatevi prima. - Iscrizione al Registro Storico FMI (scelta come soluzione più economica rispetto all’ASI, se non si è già soci di quest'ultima): € 100 + € 1,50 di bollettino postale + € 3,50 per n. 12 foto dello scooter = € 105,00. C’è da aggiungere l’iscrizione personale al Moto Club FMI, se non si è già soci, che può variare dai 50 ai 70 euro, diciamo altri € 55,00 (il costo se lo fate on line sul sito dell'FMI). - I 3 bolli maggiorati del 50% vanno pagati secondo le indicazioni del locale ufficio provinciale ACI preposto, o l'ufficio bolli della regione, se questa non si serve dell'ACI per la riscossione delle tasse automobilistiche. Normalmente dovrebbero essere di € 19,11 + 50% x 3 = € 85,99 (ma il costo può variare a seconda delle regioni e dalle disposizioni locali, quindi chiedete sempre al dirigente della sede ACI provinciale preposto), più il costo di 1 o 3 bollettini postali (dipende se vogliono i pagamenti singoli o uno globale), ma la cosa cambia da regione a regione, sia per il variare del bollo ordinario (tassa di proprietà), sia per quel che riguarda il bollo per veicoli d’epoca (tassa di circolazione ridotta, che si paga solo se si circola ), che potrebbe essere la forma di bollo richiesta, sia perché potrebbero non chiedere alcun tipo di bollo, in considerazione che il veicolo era già d’epoca e sicuramente non circolava. (Personalmente, in Puglia, ho pagato 3 bolli per motociclo d’epoca, maggiorati del 50%, con 3 bollettini, per un totale di € 20 + 50% x 3 = € 90 + 4,50 = € 94,50). Naturalmente, se volete circolare, dovete aggiungere il bollo per veicoli d’epoca della vostra regione per l’anno in corso. - Spese PRA di reiscrizione: € 59,00. In caso di reiscrizione a nome di persona diversa dall’intestatario, potrebbero richiedere il pagamento dell’IPT (dal giugno 2005 i PRA hanno avuto disposizioni di applicare l'Imposta Provinciale di Trascrizione "ridotta" per le moto d'interesse storico e collezionistico, cioè tutte quelle che passano di mano all'atto della reiscrizione al PRA o della reimmatricolazione come veicoli d'epoca) che sono circa 25 euro (a seconda delle province). Addirittura, in caso di acquisto della Vespa radiata da proprietario NON intestatario, potrebbero richiedere il pagamento dell’IPT doppia, come in caso di acquisto di veicoli con l’art. 2688 (vedi: http://www.aci.it/i-servizi/guide-utili/guida-pratiche-auto/acquisto-da-proprietario-non-intestatario-art-2688-cc.html ), cosa da rifiutare ASSOLUTAMENTE, in quanto l’art. 2688 non è valido per l’acquisto di veicoli radiati, che si possono acquistare da un proprietario NON intestatario solo con la scrittura privata di vendita o di compravendita. - Spese Motorizzazione per trascrizione sul libretto, se non si è già il proprietario intestatario: un vaglia postale di € 16,00 ed uno di € 10,20 = € 26,20 + 3,00 = € 29,20. Se, invece, bisogna chiedere il duplicato del libretto, i vaglia da fare sono di € 45,00 (per il collaudo) + € 32,00 + € 10,20 = € 87,20 + 4,50 = € 91,70 (in questo caso bisogna aggiungere 25,00 euro per l'estratto cronologico da chiedere al PRA). I bollettini vengono rilasciati presso le sedi della Motorizzazione (bisogna solo aggiungere i dati personali), a meno che non abbiate il libretto, in questo caso si paga tutto al PRA. Totale = circa € 273 (esclusa l’iscrizione al Moto Club, l’IPT, l'estratto cronologico e l'eventuale collaudo per un massimo di circa 417 euro). Dovrebbe essere tutto, comunque cercherò di tenere aggiornato l'argomento man mano che se ne presenterà la necessità. Ciao, Gino
  19. salve a tutti! nello amo tare il carburatore SI 24/24E della mia Rally 200 prima serie, ho notato che la vite posteriore per la regolazione della carburazione, è di tipo lungo e sporge 4 o 5 mm fuori dalla scatola dell'aria. vi volevo chiedere se tale condizione è normale e quindi esistono tappini in gomma forati, così da poter regolare la carburazione senza levare il tappino, oppure se la vite lunga è di un altro carburatore e in altre vespe magari sta a filo della scatola del filtro come avviene di norma.
  20. Come consigliate di attaccare il collettore di aspirazione al carter...la filettatura interna del carter é molto fragile e ho paura a tirar troppo i dadi...se metto un po’ di frena filetti fá da collante e aiuta la presa dei prigionieri?
  21. salve a tutti, posto le foto del restauro che ho fatto ad una pk 50 xl dell'87 comprata su subito.it a 120 euro solo con la fotocopia del libretto e denuncia di smarrimento,il titolo era:" vendo pk da restaurare e con motore bloccato". La targhetta (rovinata) che vedete in foto è solo per girare momentaneamente in centro città, ora farò quella quadrata. come amante di tutte le vespe non potevo non avere una pk d'epoca, e moglie e tempo permettendo... è stata dura per 4 mesi. la valvola d'aspirazione era rigatissima perchè saltando la gabbia a rulli (pistone 55 con campana originale, una frana) si era incastrata in tutto il carter rovinando la valvola, ma un amico che fa il saldatore di professione l'ha rifatta al tig e poi a mano per modellare il rettangolino circolare che sporge sotto la valvola d'aspirazione, verificando che la spalla dell'albero nuovo, sfiorasse il carter saldato, (lavoro perfetto e gratis). ho risparmiato sul telaio ma sul motore ho speso un pò (gruppo termico, albero, cuscinetti, paraoli, carburatore 16.16 pk, ecc) totale costo fino all'ultima vite 600 euro però, verniciatura compresa (bagnato su bagnato)fatta da me con tutti i crismi. questa vespa è stata una ripicca di colori i quali (il mio club) sostengono che le pk siano brutte e da pressare,( questa fine avrebbe fatto per incentivo) ma un vero vespista apprezza tutto ciò che si chiami vespa, e nella mia collezione privata volevo la pkxl 4 marce blu spazio pastello senza acrilico e tutta rigorosamente come usciva da pontedera,anche se c'è qualcosina di olimpya ecc. ma comunque doveva rispecchiare i criteri di originalità nei colori e nello stile dell'epoca. cosa ne pensate è accettabile?
  22. Salve a tutti, ho una vespa 50 special con un 102. Come carburatore monta un 19/19 (intanto specifico che monta un getto max 88 e il filtro malossi senza la spugna). Ci sono dei problemi di carburazione penso: quando accelero la moto fa fatica a tornare al regime minimo, rimane accelerata, soprattutto dopo "lunghi" tratti dove do gas, il minimo rimane alto e fa molta fatica a tornare a livello normale. Questo, leggendo qua e là, mi ha fatto pensare ad un infiltrazione d'aria.. Dopo i dovuti controlli però non sembra quella la causa. Un altro sintomo è che quando sono a manetta e tiro l'aria la vespa tira di più, da un ulteriore accelerata. Dopo un po' a manetta se chiudo all'improvviso il gas accade anche che per un momento la vespa continua ad andare come se avessi la manopola ancora girata.. Questi problemi li ho risolti lasciando il minimo a 0, ma è una rottura di palle che per tenerla accesa devo per forza accelerare io.. Qualcuno mi può aiutare o dare qualche consiglio? Grazie in anticipo 😢
  23. Salve a tutti il carburatore in questione l'ho usato per parecchi km su un'altro motore con grandi soddisfazioni... ora dopo 2 anni di scaffale lo sto per rimontare su un'altro motore sempre col suo solito collettore Polini.... ho fatto una prova di montaggio togliendo la ghigliottina; mettendolo dritto interferisce con la cuffia e il carburatore si sposta talmente tanto da far intravedere 2 mm buoni del bordo del collettore in alto.... per avere un condotto perfetto devo inclinarlo come in foto.... ma che palle!!! così non andrà una sega!! spulciando vecchie foto effetivamente lo tenevo sensibilmente meno inclinato di così.... ma sicuramente il condotto non era perfetto.... boh ditemi voi... ho anche il collettore malossi ma la luce di aspirazione l'ho raccordata al polini, poi il malossi all'interno ha uno scalino che non mi piace per nulla... vorrei quasi tagliare un pelo le alette del cilindro e modificare la cuffia di consegueza..... grazie ragazzi!!!
  24. ragazzi sarà già stata trattata la questione ma non avendola scritta personalmente non riesco a trovare altre discussioni. vespa pk 50s motore 75 dr carb 19/19 getto max 76 . di più boh. il problema è che quando accelero a colpi da dei vuoti sembra che non arrivi corrente alla candela. più diventa calda più diventa inguidabile. al minimo invece niente. vi chiedo poi su un 75 dr e mettiamo un 19/19 che configurazione devo fare (nel senso di getti , vite dell'aria ecc...) perchè quando accelero tutto si sente un rombo come avessi un filtro conico dentro.in alternativa ho l'originale 16/10 ma non so se può andare bene . è lunga questa discussione scusate... grazie a chi risponde
  25. Ho usato la funzione cerca ma non sono riuscito a trovare una cippa. Ho un quesito abbastanza semplice per voi, visto che di small non ci capisco molto... Ho portato a casa un pk50xl, 3 marce, ed ora lo sto smontando e sistemando solo che ho guardato sul motore per cercarne la sigla ed il numero ma non trovo niente . Eppure l'ho girato e rigirato... Possibile che il numero motore non debba proprio esserci?! Strano, o sono io che non ho guardato nel posticino magico? Ma l'ho guardato tutto, dove dovrebbe essere sto numero? Grazie regatz...
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