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Inviato

Quanto di seguito dovrebbe chiarire tutti i dubbi sull'oggetto:

La Direzione generale della Motorizzazione Civile ha emanato una nuova circolare per far chiarezza sulle modalità di reiscrizione, nei pubblici registri, dei veicoli radiati dÔÇÖufficio, ai sensi dell'art. 18 della Legge Finanziaria n. 289/2002. La circolare è la n. 4437/M360 e sostituisce integralmente la n. 1971/M360 del 14 luglio 2003. Tale documento precisa che lÔÇÖambito di applicazione della norma è riferito ai soli veicoli dÔÇÖinteresse storico e collezionistico, intendendo quelli che, ai sensi dellÔÇÖArt. 60 del CdS, sono iscritti nei registri ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo e Storico FMI. Tali veicoli, a condizione che siano stati radiati dÔÇÖufficio e siano ancora in possesso sia delle targhe che dei documenti di circolazione originali, potranno essere reiscritti nel Pubblico Registro Automobilistico senza essere sottoposti a reimmatricolazione, previo il pagamento di tre anni delle tasse arretrate maggiorate del 50%.

Pubblichiamo di seguito il testo integrale della CIRCOLARE.

DIPARTIMENTO DEI TRASPORTI TERRESTRI

E PER I SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI

Direzione Generale della Motorizzazione e della Sicurezza del Trasporto Terrestre

Roma, 26 novembre 2003

Circolare prot. n. 4437/M360

La presente circolare sostituisce interamente la circolare prot. n. 1971/M360 del 14 luglio 2003, che deve pertanto ritenersi abrogata.

Pervengono a questo Dipartimento richieste di chiarimenti in ordine alla portata applicativa dellÔÇÖart. 18, comma 1, della legge 27 dicembre 2003, n. 289, il quale prevede che: ÔÇ£Per i veicoli storici e dÔÇÖepoca, nonchè per i veicoli storici-dÔÇÖepoca in deroga alla normativa vigente, è consentita la reiscrizione nei rispettivi registri pubblici previo pagamento delle tasse arretrate maggiorate del 50 per cento. ÔǪ(omissis)ÔǪ La reiscrizione consente il mantenimento delle targhe e dei documenti originari del veicolo.ÔÇØ.

Al riguardo, poichè la terminologia utilizzata dal legislatore non appare perfettamente in linea con la definizione che lÔÇÖart. 60 c.d.s. fornisce in tema di veicoli dÔÇÖepoca e di interesse storico e collezionistico, appare anzitutto opportuno chiarire quale sia lÔÇÖambito oggettivo di applicabilità della norma finanziaria.

LÔÇÖart. 60, comma 2, c.d.s., infatti, riconduce alla categoria dei veicoli dÔÇÖepoca ÔÇ£i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal P.R.A. perchè destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati ÔǪ (omissis) ÔǪ e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per lÔÇÖammissione alla circolazioneÔÇØ; tantÔÇÖè che il successivo comma 3, let. a) ne consente la circolazione esclusivamente in occasione di apposite manifestazioni o raduni, previa autorizzazione rilasciata dal competente Ufficio della Motorizzazione.

Viceversa, ai sensi dellÔÇÖart. 60, comma 4, c.d.s., come sostituito dallÔÇÖart. 1, comma 2-quater, del decreto-legge 27 giugno 2003, n. 151 (nel testo modificato dalla legge di conversione 1°agosto 2003, n. 214) rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti lÔÇÖiscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.

Al riguardo, occorre sottolineare che, sebbene la riformata norma codicistica non preveda più espressamente che i predetti veicoli, qualora non iscritti al P.R.A., per poter circolare debbano essere reimmatricolati ed iscritti nei registri del P.R.A., tale prescrizione deve ritenersi comunque applicabile alla luce delle disposizioni generali dettate dallÔÇÖart. 93 c.d.s..

Appare pertanto evidente come lÔÇÖambito di applicazione della previsione contenuta nella norma finanziaria in esame debba essere necessariamente riferito ai soli veicoli di interesse storico e collezionistico. Inoltre, tenuto conto che la finalità perseguita è quella di consentire la reiscrizione dei veicoli in parola nel pubblico registro automobilistico, previo pagamento delle tasse automobilistiche arretrate maggiorate del 50%, il legislatore lascia chiaramente intendere che si tratta di veicoli radiati dÔÇÖufficio.

La medesima norma finanziaria prevede inoltre che, effettuata la reiscrizione nel pubblico registro automobilistico, possano essere mantenute le targhe e i documenti originali del veicolo.

In sostanza, quindi, viene esclusa la necessità che il veicolo, reiscritto nel pubblico registro automobilistico, debba essere sottoposto a reimmatricolazione laddove sussistano le targhe e i documenti di circolazione originali.

Ciò posto, tenuto conto che il veicolo può essere o meno presente nellÔÇÖArchivio Nazionale dei Veicoli, che successivamente alla radiazione dÔÇÖufficio il veicolo stesso può essere rimasto in disponibilità del medesimo proprietario ovvero può essere stato trasferito a terzi e che lÔÇÖinteressato può o meno essere in possesso delle targhe e dei documenti di circolazione originari, nelle tabelle allegate alla presente circolare è contenuta una ricognizione dettagliata delle procedure da applicare ai possibili casi concreti che si prevede possano realizzarsi. Al riguardo, si richiama lÔÇÖattenzione sui seguenti principi di carattere generale:

1. ai fini dellÔÇÖannotazione, nellÔÇÖArchivio Nazionale dei Veicoli e sulla carta di circolazione, che si tratta di un ÔÇ£Veicolo di interesse storico e collezionisticoÔÇØ, lÔÇÖinteressato deve sempre produrre copia della certificazione rilasciata da uno dei registri previsti dal vigente art. 60, comma 4, c.d.s;

2. la preventiva reiscrizione nel pubblico registro automobilistico è comprovata dallÔÇÖinteressato mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione ovvero mediante produzione di copia del certificato di proprietà rilasciato dal P.R.A.;

3. lÔÇÖannotazione, sulla carta di circolazione originale, che si tratta di ÔÇ£Veicolo di interesse storico e collezionisticoÔÇØ è apposta manualmente;

4. nelle ipotesi in cui non ricorre la necessità di emettere la carta di circolazione, lÔÇÖannotazione, nellÔÇÖArchivio Nazionale dei Veicoli, che si tratta di ÔÇ£Veicolo di interesse storico e collezionisticoÔÇØ è effettuata attraverso la transazione ÔÇ£SC67ÔÇØ e inserendo ÔÇ£NÔÇØ nel campo ÔÇ£cod. proceduraÔÇØ;

5. lÔÇÖemissione dellÔÇÖetichetta, da applicare sulla carta di circolazione originale, attestante le generalità del nuovo proprietario è effettuata attraverso la maschera ÔÇ£STDUÔÇØ;

6. nellÔÇÖipotesi in cui lÔÇÖinteressato sia in possesso delle targhe originali ma non della carta di circolazione ed il veicolo non sia presente in archivio, si rende possibile lÔÇÖimmatricolazione con la stessa targa, ed il rilascio della relativa carta di circolazione, senza che vi sia stata la preventiva reiscrizione nel pubblico registro automobilistico; in tal caso, lÔÇÖinteressato deve produrre una dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante lÔÇÖanno di prima immatricolazione, la pregressa iscrizione nel pubblico registro automobilistico e lÔÇÖanno di avvenuta radiazione dÔÇÖufficio, ovvero copia dellÔÇÖestratto cronologico rilasciato dal PRA;

7. nellÔÇÖipotesi in cui lÔÇÖinteressato sia in possesso della carta di circolazione originale ma non delle targhe, è sempre necessaria la reimmatricolazione; di conseguenza, non è richiesta la preventiva reiscrizione nel pubblico registro automobilistico;

8. nellÔÇÖipotesi di cui al precedente punto 7, lÔÇÖinteressato può chiedere di trattenere la carta di circolazione originale; in tal caso, lÔÇÖUfficio della Motorizzazione procede ad annullarla apponendo la dicitura ÔÇ£non valida ai fini della circolazioneÔÇØ, il timbro, la data e la firma del funzionario che vi ha provveduto, e ne trattiene una copia agli atti; in caso contrario, lÔÇÖinteressato restituisce la carta di circolazione originaria al fine della distruzione;

9. a maggior ragione, laddove lÔÇÖinteressato sia sprovvisto sia della carta di circolazione sia delle targhe originali, occorre procedere alla reimmatricolazione e non è richiesta la preventiva reiscrizione nel pubblico registro automobilistico;

10. resta in ogni caso ferma la necessità che il veicolo di interesse storico e collezionistico, per poter circolare su strada, debba essere in regola con gli obblighi di revisione annuale, stante il combinato disposto di cui agli artt. 80, comma 4, e 60, comma 1, c.d.s.; pertanto, si richiama la necessità che sul duplicato della carta di circolazione sia annotato che il veicolo deve essere sottoposto a revisione prima della immissione in circolazione;

11. il veicolo deve essere sottoposto a visita e prova, avuto riguardo alle caratteristiche costruttive dÔÇÖorigine (art. 75 c.d.s.):

- in caso di reimmatricolazione;

- in caso di immatricolazione con la stessa targa originale;

- quando i dati tecnici contenuti nel certificato rilasciato da uno dei registri previsti dal vigente art. 60, comma 4, c.d.s. non siano sufficienti al fine della compilazione della carta di circolazione (in sede di emissione del duplicato) e allÔÇÖaggiornamento dellÔÇÖArchivio nazionale dei veicoli (quando il veicolo non sia presente nellÔÇÖArchivio stesso).

In ogni caso, la visita e prova assorbe gli obblighi di revisione.

Si ribadisce che le disposizioni contenute nella presente circolare concernono esclusivamente i veicoli di interesse storico e collezionistico già iscritti nel pubblico registro automobilistico e da questo radiati dÔÇÖufficio; pertanto, per lÔÇÖimmissione in circolazione dei veicoli che non ricadono nellÔÇÖambito di applicazione dellÔÇÖart. 18 della legge finanziaria 2003, si richiamano le vigenti disposizioni nel tempo diramate con apposite circolari.

A tale ultimo riguardo, si rammenta che, a decorrere dal 17 giugno 2003, non si rende più possibile reimmatricolare motoveicoli radiati a richiesta degli interessati se non sono conformi alla direttiva quadro 2002/24/CE, fatta eccezione per i veicoli di interesse storico e collezionistico.

Infine, si segnala lÔÇÖopportunità di intensificare i controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive e delle documentazioni prodotte in copia dagli interessati al fine della reimmissione in circolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico già radiati dÔÇÖufficio.

IL CAPO DIPARTIMENTO

(Dott. Ing. Amedeo Fumero)

Ciao, Gino

  • 4 mesi dopo...
 
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Miglior contributo in questa discussione

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Inviato
ringrazio ma.... a capirci qualcosa.... in parole povere cosa è cambiato ?

Per dirti cos'è cambiato dovrei stare a scrivere per mezz'ora, ti basti sapere che è così che si regolano adesso, almeno sino alla prossima circolare esplicativa. Inoltre, se qualche motorizzazione non applica questa circolare, puoi mostrargliela o no, a seconda che ti faccia comodo o meno.

Ciao, Gino

  • 4 settimane dopo...
  • 3 mesi dopo...
Inviato

ciao gipi, dando un'occhiata a quanto sopra, nel testo di legge sembra che i veicoli radiati d'ufficio una volta riportati su strada possono circolare solo per manifestazioni o raduni, confermi?

  • 2 mesi dopo...
Inviato

Ciao Gino, già in altre occasioni mi sei stato molto d'aiuto......e a tal proposito ti comunico che sono quasi riuscito a rimettere "su strada" la mia vecchia vespa del '54. (anzi se dovesse essere necessario posso comunicare a chi abbia difficolta un'agenzia di disbrigo pratiche che esegue le scritture di compravendita fra privati avvalendosi dell'Art. 2688.....cosa che a me a Milano è stato un pò difficile trovare).

Questa volta però volevo chiederti una consulenza per una vecchia 600 cdel '62 che mi hanno regalato e vorrei, viste le ottime condizioni (unico proprietario, verniche originale, 33 mila kh), rimettere in regola.....tanto penso che la procedura sia grosso modo la stessa.

La mia macchina risulta radiata (ho fatto la visura al PRA, ho solo le targhe originali e non possiedo ne Cdp (o documento sostitutivo) ne libretto.

Ho letto i forum ma non sono riuscito a capire con chiarezza quali debbano essere i passaggi in successione......considera che molti documenti li ho già fatti per il caso "vespa".

Potresti indicarmi tu con un elenco i passaggi fondamentali considerando che la macchina e radiata e posseggo solo le targhe!!!

So che con la tua consulenza, come è stato in passato, riuscirò a mettermi sulla retta via.....poi basterà un pò di pasienza e tanta perseveranza.

Ti ringrazio anticipatamente

bocia76

Inviato

Prima di tutto devi fare la scrittura privata di compravendita con firme autenticate dal notaio, poi devi omologare l'auto tramite l'ASI o il Registro Storico Fiat (mi sa che, con il R.S. Fiat spendi di meno, ma ti conviene informarti). Quindi devi sottoporre l'auto al collaudo presso la motorizzazione per ricevere il libretto di circolazione intestato a te. A questo punto puoi rivolgerti all'ufficio provinciale dell'ACI per chiedere quanto devi pagare per i 3 bolli maggiorati del 50% per la reiscrizione al PRA.

Una volta pagati i bolli, ti ripresenti all'ACI per la reiscrizione, portandoti appresso tutti i documenti.

Ciao, Gino

Inviato

Ciao GiPiRat sono Ruggine e mi sono appena iscritto al forum, ovviamente è da tanto che lo consulto, nonostante ciò per avere una risposta al mio caso sono costretto a farti una domanda rischiando di essere noioso e ripetitivo:

sono in procinto di acquistare una 125 del 1961..la situazione è questa:

targa(anche se rugginosa)

libretto

foglio complementare perso

Domanda: Ho fatto fare la visura e la vespa risulta radiata nel 1988 e risulta intestata al Sig che me la deve vendere, faccio la scrittura privata dal notaio e poi seguo l'iter di reimm a nome mio ma....è necessario fare denuncia di smarrimento del foglio compl.?

Se si, la denuncia la faccio fare al venditore intestatario prima di andare dal notaio?

O dopo?

2°domanda, le vespe radiate dopo iscrizione alla Fmi devono sostenere un collaudo alla motorizzazione?

Ringrazio te e gli altri che voranno rispondermi e spero di pooter portare a buon fine qusta storia, perchè in garage ho ancora un'altra storia(vespa 150 1962 libretto+foglio complementare ma con targa smarrita!!!!!!!!)

saluti a tutti.

Ruggine

(Vespa 125 1961,Vespa150 1963,Airone 250 1955,V7Special1971,Xj 750Seca1982,Trotter 1966,2cvCharleston1981,Mehari 1973 73)

Ma non tutti sono arruginiti!!

Inviato

1) sì, bisogna fare la denuncia, è indifferente da parte di chi: può farla il venditore prima della scrittura privata (a proposito, per la scrittura privata basta la sua sola firma autenticata dal notaio, visto che è l'intestatario), oppure puoi farla tu dopo.

2) no, in presenza del libretto (e questa ce l'ha) basta fare la normale revisione in una qualunque officina autorizzata prima di rimetterla in circolazione.

Ciao, Gino

P.S. : se ti stanchi del V7, fammi un fischio, magari facciamo uno scambio! :mrgreen::wink:

Inviato

Ciao Gino, mi hanno detto che in caso di mezzo radiato la scrittura privata la devo fare OBBLIGATORIAMENTE con il vecchio intestatario o leggittimo erede se voglio mantenere le targhe originali. Ti risulta?

Ciao e grazie anticipatamente.

Ivan

  • 5 settimane dopo...
Inviato

Ciao a tutti, sono nuovo nel forum e ho tanto bisogno di aiuto!

Per farvela breve: ho una Vespa 150 GL del 1963 che risulta DEMOLITA al Pra. Non ho documenti nè targa ma sapendo il numero di quest'ultima sono risalito alla situazione al Pra.

Ho da poco iscritto la Vespa al Registro Storico dell'FMI perchè sapevo che così avrei potuto reimmatricolarla.

Purtroppo informatomi in alcune agenzie di pratiche di questo tipo mi hanno detto che in base alla circolare recentissima del ministero i mezzi demoliti non possono più essere reimmatricolati!

Mi sembra assurdo avere un mezzo iscritto al Registro Storico e non poterlo usare perchè non posso reimmatricolarlo!

Vi prego se avete novità o una soluzione fatemi sapere!

Inviato

Non è assolutamente vero, alcune motorizzazioni si oppongono (sbagliando!) all'immatricolazione di veicoli di cui non si conosce la targa, ma la procedura di reimmatricolazione come veicolo d'epoca, se conosci la targa, la applicano tutte le sedi. Basta fare un estratto cronologico al PRA (la visura non basta) e poi segui la procedura che trovi qui: http://www.vespaonline.com/MDForum-viewtopic-t-2245.htm

Vai ad informarti direttamente presso la sede della motorizzazione specificando bene che si tratta di un veicolo d'epoca iscritto al R.S. FMI.

Ciao, Gino

Inviato

Grazie Gino ma allora la frase che c'è nella delibera qua sopra? te la riporto qui:

LÔÇÖart. 60, comma 2, c.d.s., infatti, riconduce alla categoria dei veicoli dÔÇÖepoca ÔÇ£i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal P.R.A. perchè destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati ÔǪ (omissis) ÔǪ e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per lÔÇÖammissione alla circolazioneÔÇØ

La mia vespa risulta demolita e non radiata e quindi, mi dicono in base a questa frase, non è più reimmatricolabile...a milano soprattutto...

tu hai notizie diverse?

è possibile andare a reimmatricolarla in un'altra città anche se sono residente a Milano?

grazie dell'aiuto

Federico

Inviato

A parte che la frase successiva ribalta il concetto che poi viene meglio chiarito, tutta questa circolare si riferisce esplicitamente ai soli veicoli radiati d'ufficio dal PRA, e non agli altri:

"Si ribadisce che le disposizioni contenute nella presente circolare concernono esclusivamente i veicoli di interesse storico e collezionistico già iscritti nel pubblico registro automobilistico e da questo radiati dÔÇÖufficio; pertanto, per lÔÇÖimmissione in circolazione dei veicoli che non ricadono nellÔÇÖambito di applicazione dellÔÇÖart. 18 della legge finanziaria 2003, si richiamano le vigenti disposizioni nel tempo diramate con apposite circolari."

Mentre chiarisce perfettamente, subito dopo, come ci si deve comportare con i veicoli demoliti:

"A tale ultimo riguardo, si rammenta che, a decorrere dal 17 giugno 2003, non si rende più possibile reimmatricolare motoveicoli radiati a richiesta degli interessati se non sono conformi alla direttiva quadro 2002/24/CE, fatta eccezione per i veicoli di interesse storico e collezionistico."

Più chiaro di così si muore!

La frase che hai citato, avulsa dal contesto, non significa nulla!

Poi, se non vogliono darti soddisfazione, pretendi di parlare con un dirigente oppure rivolgiti ad altra motorizzazione più efficiente.

Ciao, Gino

Inviato

Grazie Gino, mi hai dato un grande aiuto e speranze soprattutto... Evidentemente alla motorizzazione di milano non capiscono nulla perchè so per certo (ne ha fatto le spese gente che conosco e me l'hanno confermato due agenzie di pratiche) che non reimmatricolano più le moto demolite dicendo che c'è la circolare etc...

Spero che si ravvedano...ma nel frattempo in che motorizzazione mi consigli di andare per non perdere tempo? Sai se ce n'è una dove c'è gente ragionevole? Posso andarci anche se non sono residente in quella città?

Grazie ancora dell'aiuto

Federico

Inviato

Non conosco le realtà del nord, ma c'è diversa gente nella tua stessa condizione che ha trovato altre sedi dove la reimmatricolazione è consentita, prova a rivolgere un appello in un post apposito.

Ciao, Gino

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