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Inviato

gipi la questione è questa: la perdita di possesso di cui ti parlavo tempo fa su un vecchio post pende ancora come un macigno sulla "mia" vespa. Di nuovo c'è il fatto che il proprietario che ho contattato non ha alcuna intenzione di ritirare la denuncia, perchè dice di non volerne più sapere niente. Mi chiedevo se esistevano degli escamotage visto e considerato che la perdita di possesso di cui qui si parla non è per furto ma per semplice mancata trascrizione. In fondo può essere mai legittimo che un mezzo, regolarmente venduto ad un acquirente(con tanto di atto di vendita, foglio complementare e libretto) debba poi venir successivamente congelato dallo stesso proprietario che ne ha effettuato la vendita? Ciò che è certo è che la vespa non è rubata anche perchè l'acquirente per farsi intestare il libretto di circolazione alla motorizzazzione deve aver per forza dovuto presentare l'atto di vendita che ne attestasse la proprietà sul mezzo; e poi perchè negli archivi del commissariato non vi è alcuna denuncia per furto su quella targa. Insomma si può trovare una via d'uscita da questo inferno burocratico senza il bisogno dell'intervento della persona che ha effettuato la denuncia?

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Inviato

Guarda, se il proprietario intestatario non ne vuole sapere nulla, l'unica cosa che mi viene in mente è di cercare di farti dichiarare legittimo proprietario da un giudice di pace, forse solo così puoi superare l'ostacolo.

Devo però dire, pur non giustificando l'intransigenza del proprietario, che la perdita di possesso, sino a qualche anno fa, era l'unico modo per proteggersi dal dover pagare i bolli se qualcuno comprava un veicolo e poi non registrava il passaggio di proprietà, infatti l'ACI non ascoltava ragioni ed emetteva cartelle esattoriali al vecchio proprietario, che non aveva nessuna colpa.

Evidentemente questo signore, come tanti altri, è rimasto piuttosto scottato! Prova a fargli cambiare idea con le buone, magari proponendogli di firmargli una dichiarazione autenticata in cui ti assumi tutte le spese.

Ciao, Gino

Inviato

Mi ricordo di aver letto da qualche parte che il mio caso rientra in quello di perdita di possesso avviata sulla base di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e che tale procedura ha valore ai soli fini fiscali. Quindi, non essendo rubata, per quale motivo il PRA mi dovrebbe impedire di trascrivere il mio atto d'acquisto o in caso volessi, di rimmatricolare la vespa? Non è una perdita di possesso per furto, la vespa è stata regolarmente comprata e anni dopo il venditore ha chiesto al PRA una perdita di possesso dichiarando (falsamente) di non ricordare a chi e quando è stato venduto il veicolo: questa prassi quindi è persino illecita. Il proprietario è assolutamente restio a ritirare la denuncia; penso abbia timore di pagare altri soldi - le mie rassicurazioni a riguardo non sono servite a molto. L'unico modo sarebbe quello di andare personalmente da lui e fargli firmare le carte della pratica dopo avergli proposto, come dici tu, una dichiarazione in cui mi accollo tutte le spese. Il fatto è che io sto a Roma e questo tizio abita in un paesino sperduto in provincia di Caserta, e al telefono non mi ha dato l'impressione di una persona molto disponibile ad aiutarmi. Mettendo caso che ricorressi al giudice di pace: per farmi dichiarare reale proprietario dovrei dimostrargli tutti gli atti di vendita che hanno portato la vespa a passare dalle mani del proprietario intestatario a me... e questa la trovo veramente un'impresa ardua. Ipotizzando anche che in una qualche maniera dovessi riuscire a far cadere il provvedimento di perdita di possesso pendente su questa vespa, la vespa dovrà essere reiscritta al PRA? e come mi dovrò comportare con i bolli arretrati? Funziona anche qui come per la semplice reiscrizione del mezzo al pubblico registro a seguito della sua radiazione d'ufficio, per cui devono essere pagati le ultime tre annualità maggiorate del 50%? E ultima e più importante domanda: sei sicuro al 100% che anche per questa tipologia di perdita di possesso, per sbloccare il tutto al PRA, viene richiesta necessariamente la reimmissione in possesso da parte di chi ne ha fatto la denuncia?

Inviato

Sì, ne sono assolutamente certo: chi ha fatto la perdita di possesso deve fare la reimmissione in possesso e poi si procede al passaggio di proprietà.

Come ti ho spiegato, questa era una prassi per non dover pagare bolli non dovuti dal proprietario dopo una vendita che non era stata perfezionata, dal compratore, in passaggio di proprietà. Ma, ed è un "ma" bello grosso, il venditore, in questi casi, dichiara di non conoscere il compratore e di non poterlo rintracciare e quindi, sul CdP originale, o su una copia se l'originale non è rintracciabile, viene segnalata la perdita di possesso. Ora, se invece il venditore ha effettivamente fatto un atto di vendita con firma autenticata dal notaio, può benissimo rintracciare l'identità del compratore e, quindi, ha dichiarato il falso in un atto pubblico.

Ora arriviamo alla fine: se tu hai l'atto di vendita, o sai presso quale notaio è stato firmato, puoi dire al venditore che, se lui non acconsente alla regolarizzazione tu lo denunci in base alle carte che hai in mano. Questo, oltre all'offerta scritta e autenticata di assumerti tutti i costi dell'operazione, dovrebbe convincerlo. Mi rendo conto che devi trattare la cosa di persona e che questo comporta alcune difficoltà, vista la distanza, ma, se tieni a quella vespa, così ti devi comportare.

Ciao, Gino

Inviato
se tu hai l'atto di vendita, o sai presso quale notaio è stato firmato

...il problema è che io non ho nè atto di vendita, nè tantomeno so quale notaio abbia autenticato la firma. C'è un qualche modo per venire in possesso di tali carte? Pensavo ad esempio alla motorizzazzione di Caserta presso cui l'acquirente nel 98 si è fatto intestare il libretto della vespa e quindi lì dovrebbero avere una copia di tale atto. Ma non credo comunque che io sia legittimato a fare una richiesta del genere alla motorizzazzione, ho ragione?

Ci tenevo molto a sapere che cosa succederebbe se riuscissi a far cadere il provvedimento di perdita di possesso pendente sulla Vespa: la Vespa dovrà essere reiscritta al PRA? e come mi dovrò comportare con i bolli arretrati? grazie gipi

Inviato

scusa, non avevo letto la tua seconda risposta.

Dimenticavo, naturalmente ci saranno da pagare gli ultimi 3 anni di bolli, più quello in corso, se la Vespa non rientra tra quelle d'epoca esentate

...quindi se ho capito bene, bisognerà comunque procedere ad una vera e propria reiscrizione al PRA, come per un qualsiasi altro veicolo radiato, con tutto ciò che esso comporta tra cui anche la necessità di iscrivere il mezzo ad un REGISTRO STORICO FMI. Sapere questo per me è di fondamentale importanza perchè significherebbe dover riportare la vespa al suo colore originale e quindi ricorrere ad ulteriori spese. Grazie ancora gipi per l'enorme aiuto che mi stai dando.

Inviato

Veramente no, non bisogna reiscrivere nulla, la vespa non è radiata quindi, una volta rimessa in possesso, si procede, come avevo detto, al normale passaggio di proprietà. I bolli li dovrai pagare per tenere fede all'impegno scritto assunto, SE dovranno essere pagati da qualcuno.

Ma io pensavo, dopo aver riguardato il tuo precedente post, che chi te la doveva vendere avesse tutti i documenti in mano e che la cosa si fosse bloccata per intervento del PRA. Non è così?

Le possibilità sono due: o il proprietario intestatario ha venduto la vespa dopo regolare atto di vendita con firma autenticata da un notaio, che poi non è stato registrato dal compratore, oppure ha consegnato vespa e documenti ad un illustre sconosciuto senza fare neanche una scrittura privata. La seconta ipotesi mi sembra improbabile, a meno che il venditore non sia un'idiota, ma, se fosse vera, non avresti nulla con cui "incoraggiarlo".

Ciao, Gino

Inviato
Ma io pensavo, dopo aver riguardato il tuo precedente post, che chi te la doveva vendere avesse tutti i documenti in mano e che la cosa si fosse bloccata per intervento del PRA. Non è così?

si è proprio così. io per carte intendevo dire l'atto di vendita con cui l'acquirente si è presentato nel 98 alla motorizzazzione di Caserta e si è fatto intestare il libretto di circolazione mentre al PRA risultava ancora proprietario il venditore.

è per questo motivo che io scarterei la tua seconda ipotesi, anche perchè se non ci fosse stata alcuna scrittura privata, l'acquirente non avrebbe mai potuto farsi intestare il libretto.

C'è una cosa che non ti ho detto: il vero proprietario intestatario è deceduto nel 1987 e la persona che ho contattato e che ha avviato la denuncia è l'erede (la perdita di possesso risale al 1995). Quindi è anche possibile che l'erede non sia effettivamente a conoscenza dell'acquirente a cui il padre ha venduto la vespa.

Inviato

non ho ancora capito però se esiste un modo per un comune mortale come me di entrare in possesso di una copia di quell'atto di vendita. Sarebbe un incentivo per l'erede a ritirare la denuncia visto che gli dimostrerei che la vespa era stata regolarmente venduta dal padre. grazie gipi

Inviato

Già, ma lui la perdita di possesso l'ha fatta, comunque, in buona fede. Prova a contattare la motorizzazione e vedi se, facendo una visura da loro, risulta qualcosa, oppure contatta l'intestatario del libretto e chiedi a lui.

ciao, Gino

Inviato

ti chiedo un'ultima cosa: avendo già pagato per intero il prezzo della vespa a chi me l'ha venduta, cosa mi conviene fare per tutelarmi da un suo eventuale futuro rifiuto a riprendersi il mezzo per estraneità ai fatti?

Ho pagato in liquidi quindi non potrei ricorrere all'estratto conto. Pensavo ad una semplice scrittura privata sottoscritta da entrambi in cui il tizio dichiari di vendermi la vespa con tanto di codice fiscale e copia allegata di un documento di riconoscimento. Basterebbe tutto ciò oppure per stare più tranquillo sarebbe meglio farsi autenticare le firme dal notaio e quindi farsi fare un vero e proprio atto notarile? quest'ultimo a grandi linee quanto mi potrebbe venire a costare? Ma poi questo atto di vendita con firme autenticate dal notaio mi potrà esonerare in futuro da ulteriori spese notarili?

grazie infinite per la tua disponibilità. ciao matteo

Inviato

Se vuoi che un documento abbia valore, allora, quantomeno le firme devono essere autenticato, da un notaio o da un funzionario civile, quello che ti pare, altrimenti è aria fritta. Fatto in questo contesto, però, ciò non ti solleva dal dover andare dal notaio per il passaggio di proprietà in futuro.

Ciao, Gino

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