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Inviato
bobo60 il tuo discorso non fa una grinza.....ma permettemi di dirti grazie per il sogno che mi hai fatto vivere con le tue continue scoperte e come ti dicevo al cellulare ieri .....divertiti , facci divertire e sognare con la tua nuova sfida!

(comprese le ultime le due gobbe zagato)

Ciao eleboronero.

Veramente ti ho visto spiazzato

quando ti ho comunicato che vendevo.

Satana...vade retro...commerciante.

Chissà se hai pensato anche tu la stessa cosa.

Un abbraccio

Inviato

Io ho cominciato molto prima di te. Praticamente nel 1952, mio padre comprò la sua prima Vespa, io non ero ancora nato, arrivai l'anno dopo, e non feci in tempo a non far vendere la Vespa a mio padre. Però sono riuscito a recuperare il terreno perduto e, dopo qualche anno, sono riuscito a recuperare la Vespa di mio padre. Poi, ne sono arrivate delle altre. Noi, l'abbiamo sempre detto che la nostra è una malattia, una malattia dalla quale tu sei riuscito a guarire. Beato te. Sappiamo benissimo che, prima o poi, volenti o nolenti, anche noi dovremo lasciare tutto quello che abbiamo collezionato ad altri, ma, sinceramente, speriamo che ciò avvenga il più tardi possibile. Comunque, è insito nella natura dell'uomo, il fatto di desiderare ardentemente qualcosa e, dopo essere riuscito ad averla, è come se l'avessimo sempre avuta e si mira più in alto. Quando poi, si è raggiunto l'apice, e credo che tu l'abbia raggiunto, forse, l'interesse si sposta verso qualche altra cosa.

non c'entra con il resto, ma è uno dei più bei messaggi che abbia letto su questo forum..

Concordo assolutamente.

E comunque complimenti a Bobo60, sia per la passione - che da quanto capisco permane - e per la collezione che riuscì a mettere insieme, sia per come ha espresso le sue idee (che condivido, anche se io, lontanissimo dall'apice del collezionismo, continuo a sognare di avere certi pezzi da museo...).

Inviato
lui è un grande imprenditore per di più genovese ma

decide di costruire qualche centinaio di prototipi per poi

cambiare idea e chiamare D'Ascanio.

Ma stiamo scherzando?

Allora non si sprecava una vite e per costruire centinaia

di veicoli ci volevano mesi.

Assurdo.

Questo passaggio mi è molto piaciuto. A Enrico Piaggio il Paperino non piaceva... perchè costruirne un centinaio o più?

Questa già basterebbe per far vacillare certe ipotesi...

Il tuo parere, Bobo60 (scusami se mi permetto di darti del tu), mi sembra più autorevole di quello di molti esperti che scrivono libri, e che magari sono quelle stesse persone che mettono la pedivella alla 50 Elestart su VespaTecnica.

Inviato
La passione è intatta però non mi sembra piu giusto che questa sia schiava del possesso.

Ciao Bobo60, il tuo è un rispettabilissimo punto di vista però, per come la vedo io, non riesco ad immaginare la schiavitù del possesso .

Io no ho certo una collezione come avevi tu ma qualche pezzo interessante l'ho portato a casa. Non l'ho portato per esibirlo, per poter dire a me stesso "Guarda che pezzi rari che ho" ma perchè il piacere di avere a disposizione ed ammirare un mezzo che mi interessa moltissimo per me non ha prezzo. Ripeto, PER ME, perchè l'ho cercata, perchè l'ho smontata fino all'ultima vite e poi ricostruita fedelmente, perchè mi sono documentato, perchè una volta finita e splendente so che non è semplicemente il modello che desideravo ma che ci sono anche tante ore di lavoro appassionante spese per renderla come la volevo.

Non mi interessano tutti i modelli di vespa, neanche quelli di grido (ad esempio della 125 U non saprei che farmene) ma solo quelli che mi dicono qualcosa, che significano o che hanno significato qualcosa in passato.

Io ho una 98 quarta serie che ho completato perfettamente quest'anno, l'ho trovata nel 1973, era come quella di mio papà e per me ha un grande valore affettivo. Non riuscirei proprio a separarmene.

La notizia della tua dismissione del parco vespe, oltre che stupire tutti, ci ha lasciato, da buoni appassionati, molta tristezza perchè era nota la cura, la diligenza e la competenza che ti contraddistinguevano, in parole povere tante belle vespe erano in ottime mani.

Ammetto di essere veramente frastornato dalle quotazioni che hanno preso e la cosa, invece di farmi piacere per i mezzi posseduti, mi preoccupa un po' perchè, a questo punto, occorre aumentare il livello di sicurezza che le circonda (ebbene si, io sono un gran diffidente).

A differenza di Senatore, io credo, spero, sono convinto, di non mollare niente, a meno di non andare in malora. Per mia fortuna non riesco in alcun modo a stufarmi delle mie più grandi passioni, posso avere alti e bassi ma stufarmi mai. Parallelamente ai pezzi cosidetti "da collezione" ho appena finito di assemblare un bel taroccone potente che spero presto di portare in strada. Quando lo preparavo mi è sembrato di ringiovanire di 35 anni (porc ...) quando con il mio vespino cambiavo marmitte a più non posso.

E poi il mondo è bello perchè è vario, ce n'è per tutti i gusti.

Inviato

A differenza di Senatore, io credo, spero, sono convinto, di non mollare niente, a meno di non andare in malora.

Forse non mi sono spiegato bene. Io non intendevo dire che prima o poi tutti venderemo, ma che dovremo necessariamente abbandonare definitivamente questo mondo ed allora le nostre cose non saranno più nostre. Niente di quello che possediamo è nostro veramente. La nostra casa, tutti i nostri averi, non ci appartngono veramente, li abbiano solo in uso. Ecco perchè ho scritto anche, spero il più tardi possibile. Spero di non indurre crisi esistenziali in nessuno. Auguri di lunga vita a tutti.

Inviato

Si, beh, certo, mica le voglio portare nella tomba (oddio, qualcuno lo ha fatto con una Ferrari), magari godermele fino a 95 anni se non sarò rinco.

Ho due figli che, seppur al momento non così appassionati, sono contenti di avere queste vespe. Chissà che non abbia dei nipotini appassionati pure loro che mantengono nel tempo le amate come si deve.

Ho in casa una pendola, non preziosa, che aveva comprato mio nonno per arredare la sua casa quando si è sposato ed è ancora li, perfettamente restaurata, quasi a testimoniare tutto il tempo che passato assieme a due generazioni e guarda al futuro, come un punto fermo immutabile.

Bah, poi i miei eredi se voglio tenersele se le tengono altrimenti ne facciano cosa vogliono, il loro compito lo hanno assolto, tanto quanto avverrà dopo non mi riguarda.

Per adesso giù a restaurare e taroccare che va bene così.

Inviato
la passione non si misura dagli oggetti posseduti!

Eccolo qua. :) L'abbiamo tanto stuzzicato che, alla fine, doveva per forza intervenire. Vedo che è il tuo primo messaggio. Sicuramente è da parecchio che ci leggi e ci tieni d'occhio. Benvenuto tra noi, nella nostra comunità. Io ho cominciato molto prima di te. Praticamente nel 1952, mio padre comprò la sua prima Vespa, io non ero ancora nato, arrivai l'anno dopo, e non feci in tempo a non far vendere la Vespa a mio padre. Però sono riuscito a recuperare il terreno perduto e, dopo qualche anno, sono riuscito a recuperare la Vespa di mio padre. :wink: Poi, ne sono arrivate delle altre. Noi, l'abbiamo sempre detto che la nostra è una malattia, una malattia dalla quale tu sei riuscito a guarire. Beato te. Sappiamo benissimo che, prima o poi, volenti o nolenti, anche noi dovremo lasciare tutto quello che abbiamo collezionato ad altri, ma, sinceramente, speriamo che ciò avvenga il più tardi possibile. :cry: Comunque, è insito nella natura dell'uomo, il fatto di desiderare ardentemente qualcosa e, dopo essere riuscito ad averla, è come se l'avessimo sempre avuta e si mira più in alto. Quando poi, si è raggiunto l'apice, e credo che tu l'abbia raggiunto, forse, l'interesse si sposta verso qualche altra cosa. Visto, quindi, le tue "conoscenze", credo di interpretare il pensiero di tutti, chiedendoti di continuare a frequentarci per donarci qualche "perla" del tuo sapere. :P

Non ci seguiva affatto da tempo, ma ha un confidente...(amico)

Libero di pensare e dire ciò che più desidera, ma nonostante io condivida alcune delle cose dette ed abbia piacere del suo intervento, ritengo che rimanga valida la morale che"la salute senza i soldi è una mezza malattia".

Quindi non buttiamola sul romanticismo, ma illuminiamoci con gli zeri delle cifre che ha ricavato.

Io non mi sento di condannarlo perchè ho fatto la stessa cosa, pentendomene .

Ma con il senno di poi è troppo facile..............

Inviato
la passione non si misura dagli oggetti posseduti!

Eccolo qua. :) L'abbiamo tanto stuzzicato che, alla fine, doveva per forza intervenire. Vedo che è il tuo primo messaggio. Sicuramente è da parecchio che ci leggi e ci tieni d'occhio. Benvenuto tra noi, nella nostra comunità. Io ho cominciato molto prima di te. Praticamente nel 1952, mio padre comprò la sua prima Vespa, io non ero ancora nato, arrivai l'anno dopo, e non feci in tempo a non far vendere la Vespa a mio padre. Però sono riuscito a recuperare il terreno perduto e, dopo qualche anno, sono riuscito a recuperare la Vespa di mio padre. :wink: Poi, ne sono arrivate delle altre. Noi, l'abbiamo sempre detto che la nostra è una malattia, una malattia dalla quale tu sei riuscito a guarire. Beato te. Sappiamo benissimo che, prima o poi, volenti o nolenti, anche noi dovremo lasciare tutto quello che abbiamo collezionato ad altri, ma, sinceramente, speriamo che ciò avvenga il più tardi possibile. :cry: Comunque, è insito nella natura dell'uomo, il fatto di desiderare ardentemente qualcosa e, dopo essere riuscito ad averla, è come se l'avessimo sempre avuta e si mira più in alto. Quando poi, si è raggiunto l'apice, e credo che tu l'abbia raggiunto, forse, l'interesse si sposta verso qualche altra cosa. Visto, quindi, le tue "conoscenze", credo di interpretare il pensiero di tutti, chiedendoti di continuare a frequentarci per donarci qualche "perla" del tuo sapere. :P

Non ci seguiva affatto da tempo, ma ha un confidente...(amico)

Libero di pensare e dire ciò che più desidera, ma nonostante io condivida alcune delle cose dette ed abbia piacere del suo intervento, ritengo che rimanga valida la morale che"la salute senza i soldi è una mezza malattia".

Quindi non buttiamola sul romanticismo, ma illuminiamoci con gli zeri delle cifre che ha ricavato.

Io non mi sento di condannarlo perchè ho fatto la stessa cosa, pentendomene .

Ma con il senno di poi è troppo facile..............

Arrivi con leggero ritardo per dirci che non ci seguiva ma che è stato informato da un amico ecc.ecc.. Tra l'altro, è intervenuto anche il suo amico, che poi è anche nostro amico. Va beh, fa nulla, và. Viva l'Italia, patria di vespe e di vespisti. :wink:

Inviato

....ragazzi..il bello (o il brutto) di tutto cio' e' che non lo ha fatto per soldi e questo mi ha spiazzato ancor di piu'!

probabilmente arriva un momento che una persona e' stufa della propria etichetta e tirando la famosa riga dice basta e volta pagina per non essere schiavo dello status.

io non appartengo (al momento) a questo credo,mi sto ancora mangiando le mani perche' anni fa vendetti la collezione completa di zagor,alan ford e tex! ma quando mi disse che si era sparsa la voce che disperdeva la collezione c'erano persone che telefonavano alle 2 di notte per avere la 6 giorni ecc. ebbene questa (per fare un esempio) non l'ha data al miglior offerente,ma a chi gli pareva!

per cui bobo60 era ,e' UN COLLEZIONISTA PURO!... solo che adesso ha girato lo sguardo verso altre cose (4 ruote d'epoca) e questo puo' solo far bene al collezionismo motoristico (anche se a me come motociclista lascia ancora l'amaro in bocca).

ciao

Inviato
bobo60 era ,e' UN COLLEZIONISTA PURO!...

Hai ragione, lo so, è forse la persona più stimata tra i grandi collezionisti di vespe, non come i grandi soloni (e qui mi fermo ...),ed è proprio per questo che dispiace ancora di più.

Per gli appassionati basiti :

1 - Una splendida collezione si è frammentata

2 - Era in ottime mani

3 - Non si potrà più ammirarla

E' come, per un pittore, una pinacoteca che non c'è più. Si, i quadri sono salvi, però ...

Ci farà sapere delle sue 4 ruote ?

Ciao a tutti

Inviato
....ragazzi..il bello (o il brutto) di tutto cio' e' che non lo ha fatto per soldi e questo mi ha spiazzato ancor di piu'!

probabilmente arriva un momento che una persona e' stufa della propria etichetta e tirando la famosa riga dice basta e volta pagina per non essere schiavo dello status.

io non appartengo (al momento) a questo credo,mi sto ancora mangiando le mani perche' anni fa vendetti la collezione completa di zagor,alan ford e tex! ma quando mi disse che si era sparsa la voce che disperdeva la collezione c'erano persone che telefonavano alle 2 di notte per avere la 6 giorni ecc. ebbene questa (per fare un esempio) non l'ha data al miglior offerente,ma a chi gli pareva!

per cui bobo60 era ,e' UN COLLEZIONISTA PURO!... solo che adesso ha girato lo sguardo verso altre cose (4 ruote d'epoca) e questo puo' solo far bene al collezionismo motoristico (anche se a me come motociclista lascia ancora l'amaro in bocca).

ciao

Scusa se mi permetto , e non è mia intenzione irritarti con questa affermazione, sai che sono uno piuttosto schietto e diretto.(forse un po polemico ma coerente)

Se non gli interessavano i soldi, perchè non ne ha regalata una a te o non te l'ha ceduta ad un prezzo simbolico, visto che non avevano tutto quel valore e che sei suo amico.

Dammi solo una ragionevole risposta al mio quesito e mi ritiro dal post.

Preciso solo che: (Allora non si sprecava una vite e per costruire centinaia di veicoli ci volevano mesi.) che "lui" va decantando nella sua risposta alle affermazioni del Sig: Costa Adelmo (ultrasettantenne e filo diretto in Piaggio(ricordo azienda Genovese e di Genovesi) di quegli anni della ripresa economica del paese.

Da buon esperto dovrebbe sapere che il paperino era equipaggiato da motori tedeschi(Sachs) i cui gruppi termici, compreso gli alberi motore, hanno fatto la storia di tutte le 98.(testa radiale in uso fino al 125 del '48 prima serie)

Tali motori, provenivano dalla Germania, in fornitura ai reparti meccanici bellici (utilizzati nelle motoleggere da paracadutare) e mandati in Piaggio in quanto a quei tempi era una azienda governativa(pre-repubblica) nel dopoguerra. Quindi a costo ZERO.

Inoltre il paperino, con telaio in lamiera e non di alluminio, scarti che provenivano dal settore areonautico ed utilizzati sulle vespe ufficiali, aveva una lavorazione di serie. Il che evince costi iniziali pressoche equiparati(visto che si erano preparati degli stampi da lavorare al maglio)

tra la produzione di 10 o 100 pezzi.

Non per niente oggi come allora, se compri mille paghi meno (la singola unità) che se compri 100.

A qualcuno tutto ciò potra sembrare sballato, ma fate i vostri ragionamenti e vedrete che le perle di saggezza, le avete nella vostra testolina e non in quella degli altri.

Inviato

buongiorno a tutti diciamo che però certi pezzi,per lo meno cosi mi ha detto il compratore,sono andati ad un altra persona veramente eccezzionale....penso che le terra' anch esso benissimo come le teneva il signor D...... io dal mio canto vi posso dire solo una cosa,apparte le spaventose cifre che ora ci attaccano tutti i giorni,vi dico di crederci perche' portare avanti nel tempo un marchio come vespa è un simbolo per noi e per la nostra nazione....P.S. di chi era quel MP6 fotografato qualche pagina fa? me lo fate sapere? grazie a tutti

Inviato
buongiorno a tutti diciamo che però certi pezzi,per lo meno cosi mi ha detto il compratore,sono andati ad un altra persona veramente eccezzionale....penso che le terra' anch esso benissimo come le teneva il signor D...... io dal mio canto vi posso dire solo una cosa,apparte le spaventose cifre che ora ci attaccano tutti i giorni,vi dico di crederci perche' portare avanti nel tempo un marchio come Vespa è un simbolo per noi e per la nostra nazione....P.S. di chi era quel MP6 fotografato qualche pagina fa? me lo fate sapere? grazie a tutti

Le uniche foto di corredo a questo post, sono quelle edite da Collet, e riguardano i mezzi che ora si trovano al Museo Piaggio, prima del loro restauro, quindi, anche l'MP6 di cui parli è uno di essi, ed ora lo puoi trovare in bella mostra al Museo Piaggio. Serve altroooo? :P:D:)

Inviato

Intendevo dire di nulla.

Tornando all'MP6, non credo che ne esistano altri in commercio. Quello era IL PROTOTIPO.

Tra l'altro, io mi sono trovato, per caso, da chi ha restaurato il mezzo proprio quando l'MP6 era in fase di restauro e, quando è stato sottoposto alla sabbiatura, notammo che era stato punzonato due volte, e con numeri differenti. Come se la Piaggio, invece di costruire un altro mezzo, avesse preferito "aggiornare" quello vecchio e lo avesse ripunzonato. Non ricordo, purtroppo, che numero fosse.

Inviato

Ricordo che tempo fa qualcuno parlava di una delle prime 98, che aveva una particolarità: la sacca lato motore presentava all'interno i segni di feritore come quelle dell'MP6, avviamente risaldate per adattare il cofano alla 98.

Questo quindi potrebbe far pensare all'esistenza di almeno un ulteriori MP6, poi riciclato nella produzione di serie della 98. Ma magari si trattava di un cofano avanzato dai lavori di costruzione del 2°MP6, riadattato come volevano le necessità di quel tempo.

Non ricordo chi parlò di questo particolare, purtroppo.

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