atahualpa Inviato 22 Maggio 2007 Segnala Inviato 22 Maggio 2007 Ciao a tutti, finalmente sto iniziando il restauro della mia VNB1 e tra i vari problemi che si stanno presentando uno è che sulla vespa è stato eliminato sia il raddrizzatore che la batteria ed è stato modificato l'impianto elettrico. Dato che dopo il restauro vorrei ripristinare il vecchio impianto con la batteria, ho visto che il raddrizzatore originale è quasi impossibile trovarlo, volevo sapere se era possiblile adattarne uno differente, qualc' uno mi può aiutare. Ciao Gianluca Cita
xsedenis Inviato 22 Maggio 2007 Segnala Inviato 22 Maggio 2007 Questo parte da 3€! Impossibol is natihg! http://cgi.ebay.it/RADDRIZZATORE-per-Vespa-VNB-VBB1-GL-VBB2_W0QQitemZ260118415973QQihZ016QQcategoryZ138534QQssPageNameZWDVWQQrdZ1QQcmdZViewItem Cita
atahualpa Inviato 22 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 22 Maggio 2007 Grazie ma purtroppo me lo sono fatto scappare Cita
peppe66 Inviato 22 Maggio 2007 Segnala Inviato 22 Maggio 2007 Il raddrizzatore alimenta la ricarica della batteria e questa alimenta lo stop a motore spento. All'interno dello scatolotto puo mettreci un normalissimo raddrizzatore ponte diodi moderno da 10A, sicuramente più affidabile di quelli d'epoca, eviteresti lampade bruciate sullo stop e danneggiamenti alla batteria e non si vede nulla. Quelli d'epoca hano il loro fascino ma come funzionamento fanno quello che possono. Ciao Cita
Helix Inviato 22 Maggio 2007 Segnala Inviato 22 Maggio 2007 ciao! quindi se si mette un raddrizatore da 12V e una batteria a sua volta da 12...cambiando anche le lampade da 12...non ci dovrebbero essere problemi per l'impianto elettrico? Oppure ne risente la bobina??? Cita
atahualpa Inviato 23 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 23 Maggio 2007 grazie peppe per il consiglio, anche io avevo pensato di sostituirlo con uno moderno, anche perchè se è stato eliminato sicuramente aveva dei problemi, ma non so se quelli moderni vanno bene, dato che sono costruiti per funzionare con una tensione di 12 V e non 6 V. Cita
peppe66 Inviato 23 Maggio 2007 Segnala Inviato 23 Maggio 2007 I raddrizzatori a ponte non hanno tensione di riferimento se non per il massimo in ingresso, e l'amperaggio che non deve essere superato. Vale a dire se prendo un raddrizzatore da 220 volt 10Ampere e lo alimento a 6 volt della Vespa, funziona lo stesso, la corrente è comunque raddrizzata e va ad alimentare la batteria caricandola; idem se ne metti uno con tensione max in ingresso di 12 volt. Ok? Se superi la tensine massima in ingresso lo bruci Nella foto è quello in alto a sinistra grosso, gli altri sono da circuito stampato: due piedini portano il simbolo "alternata" e vanno collegati alla bobina, poi c'è + & - e vanno alla batteria. Tutto molto semplice si trovano dovunque dai frigoriferi ai televisori, costo 2 euro nuovo Non puoi mettere una batteria da 12 volt perchè la bobina non ce la farebbe ad erogare tensione e corrente per caricarla e la fonderesti (la bobina). Il problema dei raddrizzatori al selenio è dato proprio dall'invecchiamento del materiale conduttore, che si modifica nella struttura fisica con gli anni, l'umido, il calore ecc. e non fa più il suo dovere. Ne ho cambiati a decine nelle radio a valvole. Tutto chiaroooo?? Cita
tensionedirete Inviato 23 Maggio 2007 Segnala Inviato 23 Maggio 2007 Peppe scusa un attimo...ma metti in ricarica la batteria direttamente a valle del ponte a diodi?? Non serve anche un regolatore di carica? Che so...a batteria completamente carica taglia in automatico la tensione in ingresso... Io sto restaurando una vnb3 e mi piacerebbe montargli sia la batteria che la bobina AT esterna al carter. Hai idea di come si possa fare? Cita
peppe66 Inviato 24 Maggio 2007 Segnala Inviato 24 Maggio 2007 Ragazzi non vorrei sembrare "professore", ma forse di elettricità ne capisco mooolto di più che di Vespa: Dallo schema pare proprio così almeno per la VNB1 Unica protezione contro i picchi di corrente è un fusibile. I regolatori (limitatori) di carica comunque sono circuiti che hanno fatto la loro comparsa nel commerciale dalla metà degli anni '70 e usano tutti degli integrati. Non penso proprio che nel '59 ci fossero, e meno che mai sulla Vespa. Comunque la batteria anche se non usata si scarica in fretta e la ricarica è talmente lenta che e dovresti girare due giorni interi per ricaricarla a metà e questo è il motivo per cui l'hanno subito eliminata dalle VNB1, era sempre scarica e inutile. Infatti la montano fino ad un certo num. di telaio. Se proprio volete mettete su una batteria a gel tipo Yuasa Fiamm ecc.. che reggono molto meglio rispetto a quelle al piombo e costano meno. Perchè vuoi mettere la batteria a una vespa che non la prevede? e poi la bobina AT esterna cosa migliorerebbe? Cita
atahualpa Inviato 24 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 24 Maggio 2007 Grazie Peppe per la spiegazione, sei stato chiarissimo, proverò a montare il raddrizzatore con la batteria, anche se tu mi dici che la batteria si carica con difficoltà, perchè ora senza batteria, la lampada dello stop è molto fioca, sia al minimo che con le luci accese, penso perchè la bobina non riesce a fornire la corrente necessaria. Cita
peppe66 Inviato 24 Maggio 2007 Segnala Inviato 24 Maggio 2007 Se hai collegato tutto come lo schema non dovresti avere problemi a meno che: 1) controlla le lampadine nel fanale, dal certificato caratteristiche tecniche devono essere una 4 volt 3 watt e una 6 volt 10 watt 2) La bobina può essere che sia stata sostituita con una non adatta 3) Con il motore al minimo è normale che la luminosità si abbassi; 4) Tieni presente però che tutta l'alimentazione elettrica della vespa è fornita dal volano magnete: può darsi che questo si sia un pò smagnetizzato per l'età e quindi nonostante parta, ci sarebbe un affievolimento delle luci, soprattutto al minimo. Cita
peppe66 Inviato 18 Giugno 2007 Segnala Inviato 18 Giugno 2007 A proposito....cosa importante che davo per scontata e che un altro vespista mi ha chiesto riguardo ad eventuali surriscaldamenti della batteria e del diodo: usando un diodo a due ingressi alternata come quello indicato bisogna usarne solo uno (in pratica due soli dei quattro diodi contenuti all'interno), oppure usare un unico diodo tipo 1N007 o superiori di amperagggio adeguato; però quest'ultimo non potete fissarlo col bullone, resterà volante nello scatolotto e avrete una corrente continua "sporca". Scusate il lapsus.... Se vi va di approfondire http://it.wikipedia.org/wiki/Raddrizzatore è spiegato tutto molto chiaro Posterò uno schema che usa il raddrizzatore a due ingressi appena possibile. Cita
atahualpa Inviato 21 Giugno 2007 Autore Segnala Inviato 21 Giugno 2007 Perciò se non ho capito male, bisogna utilizzare solamente un ingresso in alternata, ed un uscita in continua (+), mentre il negativo della batteria và collegato a massa. Cita
peppe66 Inviato 28 Giugno 2007 Segnala Inviato 28 Giugno 2007 Esatto, Puoi collegare anche insieme i due ingressi alternata al filo proveniente dalla bobina così ottieni un raddrizzamento + pulito (doppio diodo) però con una lieve perdita in corrente. Non collegate il negativo del raddrizzatore a massa altrimenti mettete tutto in corto! Or ora ho finito di provare sulla mia VNB1 e funziona tutto Fammi sapere come va Ciao Cita
ho6vespe Inviato 29 Giugno 2007 Segnala Inviato 29 Giugno 2007 Ma perchè vuoi rimettere la batteria?? a che ti serve? E' solo un problema in più. E' una modifica abbastanza normale quella che ha la tua vespa, io ti consiglio di tenerla. La batteria non serve veramente a niente, a che ti serve accendere lo stop dietro se sei a motore spento?? Meglio così, tutto quello che non c'è, non può rompersi! ciao Cita
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